“Ammassati l’uno sull’altro, senza alcuna dignità e rispetto della persona umana. Non si tratta di ‘migranti’, ma di venti Agenti di Polizia Penitenziaria assegnati al carcere Bancali di Sassari ed alloggiati in precarie condizioni nella Caserma del penitenziario”.

E’ la denuncia di Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE che aggiunge: “Il Ministero della Giustizia ed il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria si dovrebbero vergognare per come hanno trattato questi neo Agenti di Polizia, che hanno loto malgrado toccato con mano fin da subito quale senso di responsabilità talune Istituzioni penitenziarie verso chi è impegnato 24 ore al giorno a garantire ordine e sicurezza nella prima linea delle carceri. E’ una vergogna doppia, perché da tempo si sapeva che questi colleghi sarebbero arrivati a Bancali e non si è avuto il tempo di predisporre gli opportuni necessari interventi per dare loro una dignitosa sistemazione in Caserma. Se Dipartimento e direzione del carcere non erano in grado di trovare loro collocazione in Caserma avrebbero dovuto metterli in un albergo, a spese del Ministero. Ora voglio vedere se tutti quelli che si preoccupano sempre e solo di chi in carcere c’è perché sconta una pena trova eguali sentimenti di indignazione per i nostri neo Agenti, maltrattati fin dal primo giorno di servizio!”.

Tutti i Sindacati della Polizia Penitenziaria hanno indirizzato una nota di protesta unitaria a Maurizio Veneziano, provveditore per la Sardegna dell’Amministrazione Penitenziaria, proprio per le ragioni che ha esposto il SAPPE.

“Ci si dovrebbe vergognare per come viene lasciato allo sbando il Personale di Polizia Penitenziaria, in condizioni insalubri, indecenti e vergognose: e invece non sembra fregare a nessuno come vengono maltrattati gli agenti del carcere di Bancali”, conclude Capece. “Stiamo parlando di una situazione assurda. Il SAPPE, come primo e più rappresentativo Sindacato della Polizia Penitenziaria, rappresenterà ai vertici nazionali e regionali dell’Amministrazione Penitenziaria ed ai vertici del Ministero della Giustizia, perché chi si è reso responsabile di tali gravi e colpose trascuratezze se ne assuma in pieno tutte le responsabilità e conseguenze. La Polizia Penitenziaria di Bancali merita attenzione e rispetto!”.