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Nessun privato si e' fatto avanti e cosi' slitta al 27 settembre prossimo, alle 12.30, il termine, in scadenza oggi, per la presentazione delle offerte per l'acquisto del 71,25% del pacchetto azionario della Sogeaal, la societa' di gestione dell'aeroporto di Alghero. L'ha deciso oggi il consiglio di amministrazione della societa'.
Secondo indiscrezioni, sono almeno due gli investitori potenzialmente interessati alla privatizzazione, cui e' subordinata una ricapitalizzazione da 5 milioni 821.550 degli attuali soci pubblici: la Regione Sardegna, con 4 milioni 669mila euro, provenienti dai fondi per la continuita' territoriale, e la Sfirs, la finanziaria regionale, per la restante somma. Sulla decisione dei privati di non presentare offerte sembra pesare la recente decisione della Commissione europea sugli aiuti alle compagnie low cost.
I potenziali investitori hanno chiesto di accedere alla pronuncia, che riguarda anche l'aeroporto di Alghero e che non e' stata ancora pubblicata per l'eventuale secretazione di alcune parti, in attesa di segnalazioni dei 19 soggetti coinvolti nel caso. Il 29 luglio scorso l'Ue si e' pronunciata sulla procedura di infrazione per aiuti di Stato che riguarda le risorse della Regione Sardegna attribuite fra il 2011 e il 2013 alle compagnie low cost, anche attraverso la societa' di gestione dell'aeroporto di Alghero.
Lo Sogeaal rischiava di essere chiamata a restituire oltre 38 milioni di euro, inclusi sanzioni e interessi. Dalla sintesi della decisione pubblicata quel giorno emerge che a restituire gli aiuti indebiti non saranno le societa' di gestione degli scali di Alghero e Olbia, che hanno utilizzato oltre 60 milioni di euro di fondi regionali per incentivare i voli low cost, ma le compagnie che ne hanno beneficiato.
Ma, evidentemente, i privati vogliono essere certi che la decisione Ue non pesi alcun modo sulla Sogeaal. Il testo di 97 pagine della decisione della Commissione Europea, esclusivamente in lingua inglese, e' stato trasmesso alla Regione il 2 agosto successivo. Oggi il cda di Sogeaal ha avviato verifiche sui tempi di pubblicazione della sentenza e chiesto di autorizzare l'accesso, in via riservata, di una copia della decisione dell'Ue, o delle parti rilevanti, ai soggetti potenzialmente interessati all'acquisto.
La societa' rischia il fallimento, senza la ricapitalizzazione, che in parte ripristina il capitale sociale e per il resto copre le perdite d'esercizio dei primi sei mesi dell'anno ed e' comunque subordinata all'ingresso dei privati, secondo quanto stabilito dalla legge regionale approvata la scorsa settimana. Nel giugno scorso il bando di vendita della maggioranza delle azioni, dietro corrispettivo di un apporto minimo di 9 milioni 468.804 euro, era andato deserto per la quinta volta in cinque mesi.
Oggi e' accaduto per la sesta volta. Il 13 luglio scorso l'assemblea della Sogeaal ha approvato un piano industriale per gli anni 2016-2027, che prevede una riduzione dei costi, anche del personale e riduce la perdita d'esercizio a 2 milioni 484mila euro per i primi anni, fra il 2017 e il 2019, di cui il 28,75% a carico degli azionisti pubblici (Regione e Sfirs). Il piano, redatto da Sogeaal con la societa' Deloitte financial advisory srl e completato nella versione finale nel giugno scorso, stima anche che nel periodo 2020-2027 la societa' potra' produrre utili per 12 milioni 264mila euro, di cui il 28,75% di competenza degli azionisti pubblici.