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In Sardegna i fuochi accesi in onore di Sant’Antonio Abate, tra riti, misteri e antiche leggende, segnano l’inizio ufficiale del Carnevale e in alcuni paesi coincidono con la prima uscita delle maschere tradizionali.
Secondo la leggenda Sant’Antonio Abate avrebbe rubato il fuoco all’inferno con un abile stratagemma per donarlo agli uomini.
Per onorare il Santo, secondo tradizione, anche quest’anno i bagliori di giganteschi falò stanno illuminando la sera del 16 gennaio in tanti paesi della Sardegna.
A Ottana la Chiesa romanica di San Nicola domina e protegge ancora una volta il grande fuoco, “Su Ogulone”, acceso nella piazza che si apre ai suoi piedi.
La festa è animata dalla presenza dei Boes, dei Merdules e de sa Filonzana, le maschere tipiche del paese, che hanno fatto la loro prima uscita proprio nella giornata di oggi rendendo così ufficiale l’inizio del Carnevale.
I balli accompagnati dall’organetto e da “sa affuente” di Mariantonietta Bosu e Marco Zedde arricchiscono il grande evento che ha visto La Pro Loco, il Comune e tutte le associazioni del paese collaborare per valorizzare e potare avanti con determinazione le tradizioni di Ottana.