A Olbia in queste ore si stanno vivendo ore di angoscia e di grande paura.

Il Comune gallurese, oggi in pieno deja vu a due anni dalla devastante alluvione del 18 novembre 2013, dichiarerà nelle prossime ore lo stato di calamità naturale. A causa delle abbondanti precipitazioni cominciate ieri pomeriggi alcune famiglie hanno dovuto lasciare le abitazioni.

I primi sfollati, stanno affluendo nel centro di raccolta situato nelle scuole del rione Isticcadeddu. Da Cagliari sono partite per Olbia due colonne mobili, inviate dalla Protezione civile della Regione. Attesi in città anche i militari della Brigata Sassari. La situazione è critica anche nelle campagne.

Nella borgata di San Giovanni una coppia di anziani, colta dal panico nella propria abitazione, è stata soccorsa e messa in salvo. In città il servizio di trasporto pubblico, garantito dell'Aspo, è bloccato, così come la raccolta dei rifiuti.

Fonti di Palazzo Chigi riferiscono che il presidente del Consiglio Matteo Renzi sta seguendo gli sviluppi dell'esondazione a Olbia, in contatto continuo e diretto con il capo del dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio, e con il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru.