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Roberto Vannacci è indagato dalla procura di Roma per istigazione all’odio razziale sulla base di alcune frasi presenti nel suo libro dal titolo Il mondo al contrario.
Nelle scorse settimane sono state presentate numerose denunce da parte di diverse associazioni. Dopo la pubblicazione del volume, il generale dell'esercito era finito al centro delle critiche per il contenuto di quel libro.
Vannacci, che sarebbe in procinto di candidarsi con la Lega alle prossime elezioni europee di giugno, è al centro anche di altre tre inchieste. Ad indagare sono la procura ordinaria, quella militare e quella contabile su tre fascicoli distinti per truffa, peculato e truffa, danno erariale.
Un’ispezione del ministero della Difesa sul periodo in cui ha ricoperto l’incarico di addetto militare a Mosca, dal 2021 al 2022, avrebbe evidenziato "criticità, anomalie e danni erariali" nelle richieste di rimborso effettuate con autocertificazione, per quanto riguardava l’uso di un’auto di servizio, per i rimborsi alle spese della moglie e della figlia, e per alcuni eventi in diversi ristoranti della capitale russa.