“Chiedetevi pure com’era vestita la Jebreal a Sanremo, chiedetevelo. Ma che non si chieda mai più a una donna che è stata stuprata com’era vestita lei quella notte”.

Le parole di denuncia di Rula Jebreal rimbombano forti per tutto l’Ariston.

"Non dobbiamo più avere paura, noi donne vogliamo essere libere nello spazio e nel tempo, essere silenzio e rumore e musica".

La giornalista palestinese racconta anche il suo dramma: “Mia madre Nadia fu stuprata due volte. A 13 da un uomo e poi da un sistema che l’ha costretta al silenzio, che non l’ha consentita di denunciare”. La donna si tolse poi la vita dopo l’infanzia di violenze.