Le Regioni governate dal centrodestra scrivono a Mattarella e Conte per invitare a maggiori aperture durante la Fase 2. La lista dei presidenti che vorrebbero consentire ai propri cittadini maggiori movimenti è lunga, sono quelli delle regioni Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Abruzzo, Molise, Abruzzo.

Con la lettera rivolta al premier e al presidente della Repubblica (qui il testo) si augurano di "giungere a una normalizzazione dell'emergenza, che consenta un ritorno agli equilibri democratici previsti dalla Costituzione“.

Le 'fughe in avanti' dei governatori, che nelle scorse ore hanno prospettato ordinanze non in linea con il Dpcm, non sono state particolarmente gradite da Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali. "Propongo un metodo: ordinanze regionali coerenti con il Dpcm - ha detto Boccia durante una videoconferenza con i presidenti -. Se ci sono ordinanze non coerenti invio una diffida, una lettera con la scheda indicando le parti incoerenti e la richiesta di rimuoverle (solo in caso di allentamento delle misure). Se non avviene sono costretto a ricorrere all'impugnativa al Tar o alla Consulta".

"Per arrivare a una soluzione condivisa ha più senso la lettera che vi indica le violazioni dell'ordinanza rispetto alla tutela della salute e se non vengono modificate si trasformano in diffida, rispetto all'impugnativa. Non impugno subito ma con grande collaborazione vi scrivo e prima ancora sollecito un confronto preventivo. In base al monitoraggio delle prossime settimane ci potranno essere dal 18 maggio scelte differenziate".

Il principio sostenuto dal ministro è "contagi giù uguale più aperture e viceversa. Discuterete del monitoraggio con il ministro della Salute Speranza. Definito il monitoraggio si potrà procedere a differenziazioni. E' molto importante dare un segnale di unità. Se non siamo uniti noi non possiamo chiederlo ai cittadini. Ci vogliono unità, serietà e responsabilità. L'obiettivo è sempre quello della tutela dei cittadini".