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Italian Prime Minister Matteo Renzi arrives by car at the Quirinale Palace after the victory of the No to the Constitutional Referendum, Rome, Italy, Dec. 5. 2016. ANSA / ETTORE FERRARI
Matteo Renzi è arrivato in Quirinale alle 19 di oggi e si è confrontato per quaranta minuti con il presidente della Repubblica Mattarella.
"Il presidente della Repubblica ha ricevuto il presidente del consiglio del ministri Matteo Renzi che ha rassegnato le dimissioni dal governo da lui presieduto". Così recita il comunicato ufficiale letto dal segretario generale della presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, che ha spiegato come le consultazioni inizieranno giovedì 18 alle ore 18 per terminare sabato pomeriggio.
Mattarella incontrerà nell'ordine il presidente del Senato Grasso, la presidente della Camera Boldrini, il presidente emerito Napolitano e poi le rappresentanze dei gruppi parlamentari.
Renzi, nel suo intervento alla direzione del Pd, ha dichiarato: "Siamo ben consapevoli della rilevanza istituzionale di questo momento. È un passaggio da fare che sarà molto duro. Ognuno si assuma le proprie responsabilità. Credo che la bocciatura della riforma costituzionale apra una serie di considerazioni ampie su settori su cui al momento non si è ancora discusso. Ripercussioni sul governo che l’ha proposta, sul parlamento che l’ha votata per sei volte, sul partito, su ciascuno di noi".
"Propongo una linea politica a questo partito: non abbiamo paura di niente e di nessuno, pertanto se le altre forze politiche vogliono andare a votare subito dopo il 24 gennaio lo dicano chiaramente. Il Pd non ha paura della democrazia e dei voti".
"Per le consultazioni propongo che ci sia una delegazione al Quirinale composta da uno dei due vicesegretari, dal presidente del partito e dai due capigruppo di Camera e Senato. E propongo che la direzione sia convocata in maniera permanente per consentire alla delegazione di riferire in qualsiasi momento eventuali elementi di novità, per discutere in modo chiaro. Qui non ci sono scelte scodellate, il Pd non fugge dalla democrazia e dalla trasparenza".