"Se conteniamo l’onda di piena di queste ore e aumentiamo la forza negli ospedali, avremo vinto una battaglia contro il Covid. Ma non la guerra. Perché per vincere la guerra occorre il vaccino e ha bisogno di tempo. Quindi ci sarà un periodo di convivenza. Un anno? Due? Non lo sappiamo, dobbiamo seguire la scienza. È chiaro che non possiamo stare chiusi in casa per tutto questo tempo. Dobbiamo ripartire. Piano piano ma ripartire. Gradualmente, a macchia di leopardo. Ma siccome non avremo la normalità di prima per due anni, dovremo inventarci una nuova normalità. Dovremo abituarci a fare i controlli della febbre per andare al supermercato e a scuola o - un domani - al cinema e a teatro. Dovremo gestire con cura la tecnologia e la privacy. Dovremo cambiare la vita nelle fabbriche e negli uffici. Ma se non ripartiamo ora moriremo di fame, non di Covid".

Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews. 

"E dunque bisogna ripartire. Con stili di vita diversi ma ripartire. I giovani potranno uscire prima degli anziani. Brutto dirlo ma è così. Il Covid uccide molto più gli anziani che i giovani. Se hai più di 70 anni riacquisterai le tue libertà dopo i ragazzi di 20 anni. Scrivere queste cose fa male. Ma non scriverle significa disertare davanti al compito che ha un politico: indicare una via, non cercare solo il consenso".