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Non più barelle una addosso all'altra, o file di pazienti in attesa o ricoverati. Non più medici sfiniti e infermieri di corsa. Il pronto soccorso dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è finalmente vuoto, dopo un mese e mezzo di drammi e dolori. Liberi i corridoi, quasi sgombra la sala d'attesa. Di nuovo nella norma il numero degli accessi.
"Torniamo a respirare - dicono dall'Asst Papa Giovanni -. Lo spiraglio di luce sta diventando qualcosa di ancor più luminoso. Dopo un periodo di fuoco, l'alleggerimento e la diminuzione dei casi e dei ricoveri Covid ci si sta facendo tornare gradualmente a una situazione di quasi normalità".
Nel pieno dell'emergenza il totale dei ricoverati per infezione da coronavirus era arrivato anche a quota 500. Adesso il numero è sceso a 298 (sabato 18 aprile). È una stima che tiene conto dei malati del Papa Giovanni, di quelli del nuovo ospedale da campo allestito in tempi record alla Fiera (43) e di quelli assistiti al presidio di San Giovanni Bianco, in Val Brembana.
Rispetto a un mese fa, inoltre, l'equilibrio tra gli ingressi di pazienti con sintomi da coronavirus e quelli bisognosi di altri tipi di cure si è completamente rovesciato.