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C'è apprensione, soprattutto al Sud, per i tanti che continuano a mettersi in viaggio verso le regioni d'origine. Spostamenti che rendendo più facile la diffusione del contagio. In prima linea per sensibilizzare gli italiani, da giorni, i governatori delle regioni meridionali.
Da palazzo Chigi arriva un appello drammatico: "Va fatto uno sforzo in più da parte di tutti. Anche da parte di chi lavora o studia in una regione diversa dal luogo dove ha la propria famiglia o la residenza. Non si sposti". L'invito è a evitare i rientri in famiglia.
Il ministero dei Trasporti ha bloccato i treni notturni. Gli spostamenti devono avvenire solo per esigenze realmente "indifferibili". Ma il governo fa anche presente che è "impossibile" bloccare i trasporti, altrimenti non si riuscirebbe a garantire neppure i servizi essenziali. E' l'ora di essere responsabili.
Al Nord la situazione più critica fra Bergamo e Brescia. I numeri sono in cotante ascesa in Lombardia e si teme per la carenza di posti di terapia intensiva. "Recuperiamo 15-20 posti al giorno. Siamo vicini al punto di non ritorno", dice l’assessore Giulio Gallera.