Marco, 17 anni e un cancro al colon-retto con metastasi al fegato. Adele, 59 anni, in lista d'attesa per trapianto di fegato reso necessario da una ricaduta tumorale. Entrambi sono stati operati in piena emergenza coronavirus all'Istituto nazionale tumori (Int) di Milano, lui con una tecnica innovativa 'in tandem' e lei trasportata dalla Sardegna al capoluogo lombardo grazie alla Protezione civile.

In tempi di Covid-19 l'Int non si ferma: "Solo negli ultimi giorni sono stati eseguiti grandi interventi come trapianti di fegato, rimozioni di neoplasie dello stomaco, del pancreas, del colon, del peritoneo", raccontano dall'Istituto.

"Decine" le operazioni effettuate "nelle ultime settimane, riuscite con successo". Marco, spiegano dall'Irccs di via Venezian, è stato operato la terza settimana di marzo. La sua era una forma di neoplasia rara per la sua età e ad alto rischio. Il ragazzo, già seguito dai pediatri oncologi e dagli specialisti della chemioterapia dei tumori del colon-retto, aveva raggiunto una condizione compatibile con un grande intervento in sincrono, eseguito da una doppia équipe di chirurghi epatici e del colon-retto.

"E' stato effettuato insieme a Maurizio Cosimelli, direttore della Struttura complessa di Chirurgia colo-rettale in Int - riferisce Vincenzo Mazzaferro che in Istituto dirige la Struttura di Chirurgia dell'apparato digerente - Abbiamo potuto eseguire con tecnica mini-invasiva una procedura lunga e complessa che ha raggiunto il doppio risultato dell'asportazione completa del tumore e della rapida ripresa del paziente, dimesso dopo pochi giorni". 

Adele invece arriva dalla Sardegna. "Quando siamo stati avvisati che era disponibile un organo compatibile, abbiamo avvisato la nostra paziente. Il suo viaggio per Milano è avvenuto" con un volo aereo "nel pieno rispetto delle normative attuali, con regolari permessi", precisa Mazzaferro. L'organo che l'avrebbe salvata è stato prelevato anche grazie al supporto di giovani medici della Scuola di specialità in Chirurgia dell'università degli Studi di Milano e al coordinamento del Centro regionale trapianti della Lombardia.

L'intervento di Adele "è durato circa 7 ore, nella notte tra sabato e domenica 22 marzo. Ora la paziente è in progressivo miglioramento e vicina alla dimissione", evidenzia il primario. In emergenza coronavirus, l'Int è stato individuato dalla Regione Lombardia come Hub per il trattamento chirurgico dei tumori solidi in attesa di intervento presso altri ospedali lombardi resi meno operativi dall'impatto di Covid-19. "L'Istituto - sottolineano da via Venezian - sta contribuendo con tutti i suoi medici e infermieri al sostegno degli ospedali saturati dall'epidemia perseguendo la sua missione di sempre: curare i tumori".