"Città sempre più segnate da fragilità sociali, solitudine ed emarginazione": è questo il quadro richiamato da papa Leone nel corso dell’udienza con i sindaci dell’Anci, durante la quale il Pontefice ha rivolto un appello alla politica affinché rafforzi il tessuto delle relazioni umane e promuova la pace sociale, partendo dall’ascolto dei bisogni più profondi delle comunità locali.

"Le nostre città conoscono purtroppo forme di emarginazione, violenza e solitudine che chiedono di essere affrontate. Vorrei richiamare l’attenzione, in particolare, sulla piaga del gioco d’azzardo, che rovina molte famiglie. Le statistiche ne registrano in Italia un forte aumento negli ultimi anni. Come sottolinea Caritas Italiana nel suo ultimo Rapporto su povertà ed esclusione sociale, si tratta di un grave problema educativo, di salute mentale e di fiducia sociale", ha affermato il Pontefice.

Nel suo intervento, papa Leone ha allargato lo sguardo anche ad altre forme di disagio che attraversano le città contemporanee, sottolineando la necessità di risposte non solo materiali ma anche umane e culturali.

"Non possiamo dimenticare – ha aggiunto – anche altre forme di solitudine di cui soffrono molte persone: disturbi psichici, depressioni, povertà culturale e spirituale, abbandono sociale. Sono segnali che indicano quanto ci sia bisogno di speranza. Per testimoniarla efficacemente, la politica è chiamata a tessere relazioni autenticamente umane tra i cittadini promuovendo la pace sociale".

Un messaggio che affida alle istituzioni locali un ruolo centrale nel contrasto alle nuove e vecchie povertà, indicando nella cura delle relazioni e nella responsabilità educativa una delle sfide principali del tempo presente.

 "L'aspetto più autentico di ogni potere è anzitutto responsabilità e servizio", ha detto ancora papa Leone nell'udienza ai primi cittadini dell'Anci.

"Perché qualsiasi autorità possa esprimere queste caratteristiche - spiega papa Prevost -, occorre incarnare le virtù dell'umiltà, dell'onestà e della condivisione. Nel vostro impegno pubblico, in particolare, siete consapevoli di quanto sia importante l'ascolto, come dinamica sociale che attiva queste virtù. Si tratta, infatti, di porre attenzione alle necessità delle famiglie e delle persone, avendo cura specialmente dei più fragili, per il bene di tutti".

"La crisi demografica e le fatiche delle famiglie e dei giovani - continua -, la solitudine degli anziani e il grido silenzioso dei poveri, l'inquinamento dell'ambiente e i conflitti sociali sono realtà che non vi lasciano indifferenti. Mentre cercate di dare risposte, voi sapete bene che le nostre città non sono luoghi anonimi, ma volti e storie da custodire come tesori preziosi. In questo lavoro - aggiunge -, si diventa sindaci giorno dopo giorno, crescendo come amministratori giusti e affidabili".

Leone ha indicato quindi due esempi: il venerabile Giorgio La Pira, il quale, in un discorso ai Consiglieri comunali di Firenze, affermava: 'Voi avete nei miei confronti un solo diritto, quello di negarmi la fiducia! Ma non avete il diritto di dirmi: Signor Sindaco, non si interessi delle creature senza lavoro (licenziati o disoccupati), senza casa (sfrattati), senza assistenza (vecchi, malati, bambini). È mio dovere fondamentale. Se c'è uno che soffre, io ho un dovere preciso: intervenire in tutti i modi, con tutti gli accorgimenti che l'amore suggerisce e che la legge fornisce, perché quella sofferenza sia o diminuita o lenita" E don Primo Mazzolari,"prete attento alla vita del suo popolo" secondo cui "il Paese non ha soltanto bisogno di fognature, di case, di strade, di acquedotti, di marciapiedi. Il Paese ha bisogno anche di una maniera di sentire, di vivere, una maniera di guardarsi, una maniera di affratellarsi".

"L'attività amministrativa - ha concluso il Pontefice - trova così la sua piena realizzazione, perché fa crescere i talenti delle persone, dando spessore culturale e spirituale alle città. Abbiate dunque il coraggio di offrire speranza alla gente, progettando insieme il miglior futuro per le vostre terre, nella logica di un'integrale promozione umana".