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La Maturità, conferma la ministra Lucia Azzolina, sarà in presenza, compatibilmente con l'andamento del contagio, dal 17 giugno. La prova sarà un colloquio orale che durerà un'ora. A rientrare in aula, anche se convocati uno per volta, saranno circa 500mila studenti insieme ai docenti: sei per ogni commissione, tutti membri interni, più i presidenti esterni.
"Come governo abbiamo ritenuto opportuno prendere questa decisione che va vista a 360 gradi". I colloqui "saranno in presenza perché sono un momento importantissimo che mai mi sarei sentita di togliere ai nostri studenti, a maggior ragione in un momento in cui l'Italia sta ripartendo".
"Tenere chiuse le scuole - spiega la Azzolina - è stata una sofferta scelta politica, ma non fatta al buio. Tenere le scuole chiuse ha permesso salvare vite umane e questo non ha prezzo". La ministra tranquillizza studenti e professori: la maturità si svolgerà in sicurezza. "A meno di una curva epidemiologica con contagi che salgono, gli studenti hanno diritto a fare gli esami in presenza e la scuola non si sottrarrà al proprio dovere".
"Faremo un monitoraggio costante e abbiamo già previsto nell'ordinanza un piano B nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare. In quel caso gli esami si svolgeranno in videoconferenza". Per quanto riguarda il colloqui rimane una tesina sulle discipline di indirizzo (le materie della seconda prova scritta). Poi discussione sul testo di italiano e sui materiali consegnati dalla commissione sul resto delle discipline. "Mi piacerebbe che durante il colloquio gli studenti, nell'ambito di cittadinanza e costituzione, abbiano la possibilità di parlare di come abbiano vissuto l'esperienza del coronavirus", ha affermato la ministra.
Gli studenti partiranno da un massimo di 60 crediti, maturati nel corso degli ultimi tre anni. Il colloquio varrà un massimo di 40 punti ed è prevista la lode. La distanza di sicurezza di almeno due metri tra professori e studente consentirà ai presenti di non indossare la mascherina.