"Oggi l’Unione Europea è di fronte a una sfida epocale da cui dipenderà il suo futuro. Serve solidarietà, l’alternativa è solo l’egoismo. Non è questo il momento delle divisioni. È questo il tempo per un “cessate il fuoco” globale; è questo il tempo per smetterla con la produzione di armi; è questo il tempo di far finire la guerra in Siria. E le tensioni in Libano e Iraq. Sia questo il tempo per vivere in pace. Cessino le sofferenze della popolazione che vive in Ucraina. La crisi che stiamo affrontando non ci facciano dimenticare le sofferenze degli altri, come le crisi umanitarie in Africa e in Asia. Come i rifugiati sull’isola di Lesbo". Sono le parole del Papa nel messaggio Urbi et Orbi, in chiusura della Santa Messa di Pasqua.

"Come una fiamma nuova - dice Francesco -, la buona notizia della Resurrezione si è accesa nella notte, non la notte di un mondo già alle prese con sfide epocali ed ora oppresso dalla pandemia, che mette a dura prova la nostra grande famiglia umana. In questa notte è risuonata la voce della Chiesa: 'Cristo, mia speranza, è risorto!'".

Alle 11 di questa mattina, il pontefice ha celebrato nella basilica di San Pietro la messa della domenica pasquale. La piazza deserta ha fatto da cornice a una celebrazione. Francesco ha sostituito la consueta omelia con un momento di silenzio.