La Chiesa di Roma ha un nuovo Papa: è lo statunitense Robert Francis Prevost, 69 anni, che ha assunto il nome di Leone XIV. La fumata bianca è arrivata nel pomeriggio di oggi, 8 maggio, al terzo scrutinio di giornata e dopo quattro scrutini totali incluso il primo di ieri sera.

Alle ore 18:08, una densa fumata bianca si è alzata dal comignolo della Cappella Sistina, annunciando al mondo che i 133 cardinali in Conclave hanno eletto 267° pontefice.

Un fragoroso applauso ha subito attraversato la folla di 40mila persone riunita in piazza San Pietro, in breve divenute 100mila, mentre le campane della Basilica hanno cominciato a suonare a festa. Dopo giorni di intense preghiere, confronto e raccoglimento, i cardinali elettori hanno trovato l’intesa necessaria per eleggere il successore di Pietro che dovrà portare avanti l'eredità lasciata in dote da Papa Francesco.

Il nuovo Papa, annunciato al mondo dal cardinale protodiacono Dominique Mamberti, è stato eletto al quarto scrutinio come Benedetto XVI e Giovanni Paolo I. Il Santo Padre ha raggiunto in brevissimo tempo oltre i due terzi delle preferenze superando il quorum fissato in 89 voti.

CHI È ROBERT PREVOST

Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Illinois, Robert Francis Prevost è un religioso agostiniano statunitense che ha dedicato la sua vita al servizio della Chiesa cattolica.

Nel 1977, è entrato nel noviziato dell'Ordine di Sant'Agostino nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio a Saint Louis. Ha emesso i voti solenni il 29 agosto 1981. Ha proseguito gli studi teologici presso la Catholic Theological Union di Chicago, dove ha conseguito un diploma in teologia.

Nel corso della sua carriera, ha ricoperto diversi ruoli di rilievo all'interno dell'Ordine agostiniano e della Chiesa. È stato Priore Generale dell'Ordine di Sant'Agostino e ha svolto un'importante attività pastorale e missionaria, in particolare in America Latina.

Il 13 maggio 2013, Papa Francesco lo ha nominato Vescovo di Chiclayo, in Perù, e il 15 giugno dello stesso anno ha ricevuto la consacrazione episcopale. Successivamente, è stato nominato Prefetto del Dicastero per i Vescovi, incarico che comporta la responsabilità di supervisionare la nomina dei vescovi in tutto il mondo.

Nominato cardinale da Papa Francesco nel settembre 2023. La sua vasta esperienza pastorale e la profonda conoscenza delle dinamiche ecclesiali lo hanno reso una figura di riferimento nella Curia romana. Il suo impegno è sempre stato orientato alla promozione di una Chiesa sinodale e missionaria, in linea con le indicazioni di Papa Francesco.

LE PRIME PAROLE: «LA PACE SIA CON VOI»

«La pace sia con tutti voi», ha detto Leone XIV appena eletto. «Questo è il primo saluto del Cristo risorto, il buon Pastore. Vorrei che la pace raggiungesse le vostre famiglie, tutti i popoli, tutta la terra. La pace sia con voi. Una pace disarmata, disarmante, umile. Dio ci ama tutti, incondizionatamente».

«Ancora conserviamo nelle nostre orecchie la voce di papa Francesco, che benediceva Roma, e il mondo intero, il giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione. Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti. E il male non prevarrà: siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo, Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L'umanità necessita di lui come il ponte per essere raggiunti da Dio e dal suo amore. Aiutateci a costruire ponti, con il dialogo, per essere sempre in pace. Grazie a Papa Francesco».

«Vorrei isolare tutti i fratelli cardinali che hanno scelto me per essere successore di Pietro, per camminare insieme a voi per cerare la pace, la giustizia, e lavorare con gli uomini e le donne, fedeli a Gesù Cristo, per essere missionari».

IL NOME LEONE

Il nome del nuovo Papa è un tributo evidente a Leone XIII (1878-1903), una figura centrale per il cattolicesimo moderno. L’eredità del magistero sociale Leone XIII è ricordato soprattutto per l’enciclica Rerum Novarum (1891), considerata il documento fondativo della dottrina sociale della Chiesa. In essa il Papa prende posizione sui temi del lavoro, della dignità dei lavoratori, della giustizia sociale e della proprietà privata, cercando di offrire una terza via tra socialismo e capitalismo selvaggio.

Leone XIII promosse anche un grande rilancio della filosofia di San Tommaso d’Aquino con l'enciclica Aeterni Patris (1879), proponendo un dialogo tra fede e pensiero moderno.

Leone XIII operò attivamente nella diplomazia e nelle relazioni internazionali, cercando un ruolo più propositivo per la Chiesa in una società pluralista. Si trovò a traghettare la Chiesa oltre il trauma della fine del potere temporale e dell’unificazione italiana. La sua capacità di tenere insieme tradizione e apertura fu essenziale.