Sono stati celebrati ieri, domenica 3 novembre, i funerali di Sara Centelleghe, La 18enne di Costa Volpino (Bergamo) uccisa in casa nella notte tra il 25 e il 26 ottobre da un vicino, suo coetaneo, con 70 forbiciate.

Durante l'omelia, don Nicola Santini esorta i presenti a riflettere sulla violenza che ha colpito la giovane, chiedendo una società più rispettosa della vita. Poi, invita i tantissimi giovani presenti a scegliere la vita e l'amore.

"Ragazzi, la sconvolgente storia di Sara vi porti a scegliere la vita e l'amore, non la morte e la prepotenza e la violenza dell'odio", dice nell'omelia don Nicola Santini.

Il dolore e le domande di una comunità ferita

"Con Sara qui davanti, sono un fiume in piena le domande che attraversano non solo la nostra mente e il nostro cuore - ha continuato il sacerdote -, ma che ci scuotono la carne e le viscere. Perché, Signore, Sara è stata assassinata così? Perché, Signore, la sua giovane vita, che stava sbocciando e si preparava come un girasole al sole della vita, è stata falciata in una maniera così orrenda? Perché, Signore, tanta violenza, tanta efferata violenza, tanta insensata violenza si è abbattuta contro di lei?".

E, ancora: "Cosa sta succedendo a questa nostra terra che non riesce più a difendere le nostre figlie e i nostri figli e non riesce più a generare rispetto per la vita propria e altrui? Cosa sta succedendo a noi, a questa nostra società? Qui si sta generando continuamente un malessere che sta rendendo un po' troppo inquinata l'aria di questo mondo. Perché, Signore? Dobbiamo ascoltare quanto è successo e sta succedendo. Lo dobbiamo anche solo per rispetto a Sara. Parla tu, Signore, offrici tu una parola di speranza".