Sta già facendo discutere e storcere il naso la notizia che dal 1 gennaio 2018 le buste leggere trasparenti, quelle usate per imbustare frutta e verdura sfusa ma anche per carne, pesce, gastronomia e prodotti di panetteria, saranno a pagamento.
Il prezzo di ciascun sacchetto ancora non si conosce, alcuni parlano dai 2 centesimi fino a un massimo di 10.

"L'ipotesi di 10 centesimi è un'informazione priva di qualsiasi fondamento", chiarisce Assobioplastiche su Repubblica.it.

Certo è che il prezzo del sacchetto lo ritroveremo nello scontrino della spesa e si andrà a dunque sommare agli altri costi. "Se pensiamo che i costi, come io immagino, siano inferiori ai 5 centesimi, stiamo parlando di una spesa che costerà fra i 10 e i 20 centesimi in più", specifica, sempre su Repubblica, il presidente di Assobioplastiche Marco Versari.

Le nuove norme sulle buste della spesa sono contenute nella legge di conversione del decreto legge Mezzogiorno che ha avuto il via libera lo scorso agosto e prevedono che sacchetti leggeri e ultraleggeri, biodegradabili e compostabili, distribuiti esclusivamente a pagamento. L’obiettivo è reprimere pratiche illegali tanto dannose per l’ambiente come quella dell'uso, per eludere la legge sugli shopper, di diciture quali 'sacchetti a uso interno'.