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Il Coronavirus ha messo in ginocchio l’intera nazione. A pagarne maggiormente le spese è la Lombardia. Il governo oggi ha emesso un nuovo provvedimento che ne vieta l’uscita e l’ingresso fatta eccezione per i casi urgenti. Son state chiuse palestre, piscine e centri benessere, musei, centri culturali, cinema, teatri e stazioni sciistiche. Centri commerciali aperti solo dal lunedì al venerdì. Sono state definite le nuove misure nazionali di contenimento dell'emergenza. Lo stesso decreto vale anche per altre undici province e l'estensione delle zone controllate a Piemonte ed Emilia-Romagna.
Nel dettaglio, le province diventate "zona rossa" sono le seguenti: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria. Tutte le nuove disposizioni sono valide dall’8 marzo fino al 3 aprile.
Le nuove regole dettate dal governo obbligano la sospensione delle cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri. Niente manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico.
Bar e ristoranti potranno rimanere aperti ma con l'obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell'attività in caso di violazione. Medici in prima linea: sono sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale. Inoltre l'accesso di parenti e visitatori alle strutture ospedaliere è limitato solo ad alcuni casi.