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Nuovi scontri nella maggioranza di governo fra Pd e M5s. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, i pentastellati vorrebbero rilanciare il testo sulle chiusure domenicali dei negozi e dei centri commerciali preparato durante l’era gialloverde. La Lega sarebbe pronta a rivotare la misura che, però, non incontrerebbe il favore di Pd e Italia Viva.
"Dobbiamo andare avanti come governo - ha dichiarato Di Maio - nella tutela delle persone che lavorano, come nel caso dei lavoratori dipendenti degli esercizi commerciali che, a causa delle liberalizzazioni, sono sprofondati nella giungla degli orari di apertura e chiusura, cercando invano di battere i centri commerciali, rimanendo aperti 12 ore al giorno e 7 giorni su 7".
"Con la Lega - ha replicato il deputato Massimiliano De Toma - avevamo raggiunto un accordo. Era tutto fatto. E allora perché non lo abbiamo portato subito in Aula? Ora si vada avanti con convinzione".
Anche Matteo Salvini è intervenuto sulla vicenda: “Luigi Di Maio non vuole i negozi sempre aperti? Tranquillo Gigi, con tutte le tasse che tu, Giuseppe Conte e Matteo Renzi state mettendo, almeno questa promessa la manterrai".
Secondo quanto riportato da fonti dem a Il Messaggero la legge M5s-Lega “non convince le categorie del settore” ed è “controproducente, considerato anche il momento delicato per il commercio”. “La discussione”, ha fatto sapere il deputato Pd Gianluca Beneamati, “non è ferma, si andrà avanti con le audizioni. Vedremo”.
Il testo prevedeva 26 aperture domenicali l’anno, circa la metà delle attuali, più altre 8 da stabilire insieme alle Regioni per le 12 festività nazionali. Le chiusure non avrebbero riguardato i negozi di vicinato, per ridare un ruolo di rilievo nell’economia ai centri storici, e venire incontro alle esigenze delle piccole e medie imprese. Se i dem vorrebbero prendere tempo, la Lega insiste affinché si discuta dell’argomento prima della fine dell’anno.