Le nuove rivelazioni pubblicate dall'edizione odierna dal quotidiano Domani gettano nuova luce su una vicenda che, da tempo, il cardinale Angelo Becciu definisce “una vera e propria macchinazione”. Al centro della pubblicazione, le chat finora omesse dai magistrati vaticani tra la lobbista Francesca Immacolata Chaouqui e Genoveffa Ciferri, collaboratrice di monsignor Alberto Perlasca, in cui la prima anticipa dettagli riservati dell’inchiesta e degli interrogatori. “Sin dal primo momento ho parlato di una macchinazione ai miei danni – dichiara Becciu in una nota –: un'indagine costruita a tavolino su falsità, che cinque anni fa ha ingiustamente devastato la mia vita e mi ha esposto a una gogna di proporzioni mondiali. Ora, finalmente, spero che il tempo dell'inganno sia giunto al termine”.

Il porporato, che attende l’appello del processo previsto per il prossimo autunno dopo la condanna in primo grado a cinque anni e sei mesi, sottolinea come certe frasi emerse dalle conversazioni siano rivelatrici: “Come si legge in uno dei messaggi riportati: ‘Se scoprono che eravamo tutti d’accordo è finita’. Una frase che, da sola, è più che eloquente”.

Becciu si dice scosso, ma non sorpreso dalla pubblicazione: “La lettura dei messaggi pubblicati oggi sul quotidiano Domani non può che suscitare profondo sconcerto. Tali rivelazioni confermano quanto da me denunciato sin dall'inizio e che, in gran parte, il processo ha già dimostrato. Solo scelte discutibili adottate dal Tribunale, su sollecitazione dell'Ufficio del Promotore di Giustizia, hanno consentito a queste conversazioni di rimanere segrete”.

Il cardinale racconta di essere stato sommerso da messaggi e telefonate fin dalle prime ore del mattino: “Da questa mattina – aggiunge –, molte persone mi stanno contattando, indignate e scandalizzate, dopo aver letto questi ulteriori messaggi”. Non manca, infine, un riferimento alla situazione interna al Vaticano: “Rimane un’amarezza profonda nel constatare che individui capaci di tali nefandezze nei confronti di un Cardinale – o indifferenti di fronte a esse – continuino a ricoprire ruoli di prestigio in Vaticano”.

A conclusione della sua dichiarazione, Becciu annuncia di aver già attivato i propri legali: “Ho già conferito mandato ai miei avvocati, Fabio Viglione e Maria Concetta Marzo, di intraprendere ogni azione giudiziaria necessaria per fare piena luce su condotte così sconcertanti, che nulla hanno a che fare con la ricerca della verità”.