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Sono le 600 opere d'arte rimpatriate dagli Stati Uniti dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale del valore di circa 60 milioni di euro.
Il grande principe ellenistico in bronzo del I a.C. Un prezioso tetradramma da Naxos, in argento, del IV a.C con il Dio Dioniso sul dritto e Sileno sul rovescio, che stava per essere venduto a New York per 500 mila dollari. Una moneta, contorniato di Traiano, sottratto al Museo archeologico Oliveriano di Pesaro nel 1978. E poi ancora elmi, sculture in bronzo, anfore, mosaici, monili, dal IX a.C al III D.C., ma anche affreschi del Seicento, materiale bibliografico drll'800.
Si tratta prevalentemente di opere di antiquariato, beni archivistici, numismatici, oggetto di scavi clandestini nel centro sud Italia e furti a danno di chiese, musei e privati. I beni sono stati riportati in Italia grazie alle numerose indagini condotte dal Comando dei carabinieri TPC, con diverse procure della Repubblica nazionali, coadiuvate dal New York District Attorney's Office e dall'Homeland Security Investigations statunitense.
"Questo rientro - commenta il sottosegretario Gianmarco Mazzi - è un traguardo significativo, non solo per il numero e il valore delle opere", che sono "alta espressione della nostra storia, cultura e identità nazionale", ma anche perché "testimonianza concreta della forza della collaborazione Italia - USA".