Nuove direttive dal Ministero dell’Interno in merito agli spostamenti dei cittadini. L'obiettivo è contrastare il più possibile le uscite di chi si trova in quarantena. E così cambia anche il modulo dell’autocertificazione (scarica il file al termine dell'articolo).

Il nuovo modulo contiene una nuova voce con la quale si autodichiara che non ci si trova nelle condizioni previste dal decreto dell’8 marzo 2020, e in particolare all’articolo 1, che vieta in modo assoluto gli spostamenti per chi è sottoposto "alla misura della quarantena" o è positivo al coronavirus. Secondo la disposizione del ministro Lamorgese, "il nuovo modello prevede anche che l’operatore di polizia controfirmi l’autodichiarazione, attestando che essa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. In tal modo il cittadino viene esonerato dall’onere di allegare all’autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità".

I moduli precedenti non possono più essere utilizzati. Il nuovo modello deve essere portato con sé quando si esce di casa; se ne può compilare uno solo per giustificare un percorso che si effettua in modo ripetuto (ad esempio, quello casa-lavoro). Chi non può stampare il modulo per svariati motivi o lo dimentica, può rilasciare alle forze dell’ordine una dichiarazione verbale, che sarà trascritta e sulla quale potranno poi essere effettuate verifiche.

Chi viola i divieti rischia pesanti conseguenze: da un’ammenda fino a 206 euro all’arresto fino a tre mesi e una denuncia per reati dolosi contro la salute pubblica. 

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