Prima di partire per le vacanze, aveva affidato la sua amata bassottina a una dog sitter, ma quando è andata a riprenderla se l’è vista restituire all’interno di un’urna, con tanto di certificato di cremazione. L’accaduto a luglio 2023 a Treviso, dove una donna e la sua cagnetta Nina, di 11 anni, sono state le sventurate protagoniste di una vicenda che ha dell’incredibile.

La dog sitter a cui la 59enne aveva affidato la cagnetta era di fiducia, a lei aveva lasciato in passato sia Nina che altri cani. Stavolta aveva deciso di lasciare sia Nina che Pluto, un altro bassotto. La proprietaria aveva richiesto regolarmente di essere tenuta informata sulle condizioni dei suoi animali. Tuttavia, la dog sitter si era mostrata sempre più evasiva col passare dei giorni. "Non rispondeva alle chiamate né ai messaggi, faticava a inviarmi le foto richieste - racconta -. Così ho iniziato a preoccuparmi. A fine agosto, non riuscendo a contattarla, ho persino chiamato il padre. Durante quella telefonata concitata, i genitori della dog sitter le avevano garantito che la figlia l'avrebbe presto ricontattata e che gli animali stavano bene. La donna è tornata dalle vacanze il 2 settembre e la prima cosa che ha fatto una volta atterrata è stata andare a riprendere i suoi cani.

Ed è stato allora che è rimasta sconvolta: "Pluto era nel giardino, in condizioni pietose: sporco, denutrito, piangeva disperatamente - dice -. Provava ad arrampicarsi sul cancello come se volesse scappare. Non l'avevo mai visto così. Nina non c'era, così come la dog sitter". "Avevamo un legame speciale: Nina era parte della famiglia. Continuerò a lottare finché non otterrò giustizia", assicura la donna a il Gazzettino, decisa a portare avanti la battaglia legale intrapresa subito dopo la tragica scoperta e culminata in una denuncia per uccisione, maltrattamento e abbandono degli animali.

"Quello che è accaduto è inaccettabile: la mia cagnolina era in perfetta salute, come dimostra un controllo veterinario effettuato pochi mesi prima. Vorrei sapere come è morta, ma poiché il corpo è stato cremato, mi è stata negata la possibilità di saperlo. Chiunque abbia agito in questo modo deve essere fermato".