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Il trading online è talmente ricco di opportunità che a volta è quasi difficile orientarsi. Anche perché a volte il singolo mercato (o addirittura il singolo strumento finanziario) presenta caratteristiche peculiari, che portano a modalità operative anche molto diverse tra loro. Per fare un esempio più concreto: investire con le criptovalute o le materie prime è molto diversi rispetto a investire con le obbligazioni o i CFD. A volte poi anche lo stesso settore presenta sfaccettature che non possono non essere considerate. Si pensi in tal senso alle startup, realtà innovative ed emergenti che hanno un grande potenziale di crescita.
Per capire come investire in startup può essere utile partire dall'approfondimento messo a disposizione da Borsamercato.com, sito web di riferimento nell'ambito degli investimenti finanziari dove trovare tutte le informazioni necessarie per iniziare ad operare sui mercati in autonomia. Investire nelle startup significa scommettere sulle possibilità di successo di un’azienda prima ancora che si imponga all’interno del mercato. Detto questo, esistono startup capaci di catalizzare l’interesse dei trader sin dai loro primi giorni di vita e che hanno ottime potenzialità.
Cos'è una startup
Prima di entrare nel merito delle migliori startup su cui investire in questo momento storico, è sicuramente utile fare un piccolo passo indietro. Anche perché lo stesso termine “startup” si presta a usi e interpretazioni differenti. Nel gergo comune, una startup è tanto un’impresa appena avviata (o, in alternativa, appena quotata in borsa), quanto un’impresa caratterizzata da un prodotto o da un servizio innovativo. La parola “startup” proviene dalla lingua inglese e, letteralmente, significa “partire” o “mettersi in moto”. Non a caso la parola startup, in origine, veniva utilizzata proprio per fare riferimento all’avviamento di un dispositivo.
Dunque la definizione corretta di startup sarebbe la prima delle due espresse in precedenza: un’impresa appena costituita, che per l’appunto è in fase di partenza. Nel caso in cui l’impresa in questione si occupi di prodotti o servizi che portano un elemento di novità all’interno dei mercati o dei settori di riferimento, è opportuno parlare di startup innovativa. Sia le startup che le startup innovative possono usufruire di tutta una serie di vantaggi e/o di agevolazioni da parte dello Stato. Ad esempio una detrazione del 30% dall’imposta, una deduzione del 30% dalla base imponibile e una detrazione Irpef che può arrivare fino al 50%.
Su quali startup investire
Arrivati a questo punto è possibile osservare da vicino alcune startup che stanno catturando l’attenzione degli investitori di tutto il mondo. Il primo nome del momento è quello di Rocket Lab, una società che punta a trasportare in orbita satelliti di piccole dimensioni e che fa concorrenza a niente meno che la SpaceX di Elon Musk. Rocket Lab già collabora con NASA ed ESA e sembra pronta a cavalcare da protagonista la crescita dell’economia dello spazio. Fari puntati anche su uDemy, che molti considerano l’Amazon della formazione.
Questa startup propone corsi online di ogni genere: sugli argomenti più disparati e in tantissime lingue differenti. uDemy ha inoltre un modello di business semplice ed efficace, che prevede una commissione ogni qual volta un utente acquisti un corso. Un’ultima startup decisamente interessante è Li-Cycle, che punta tutto sulla rivoluzione della mobilità elettrica. La società sta cercando di migliorare il sistema di riciclo delle batterie a litio, garantendo un impatto sostenibile per l’ambiente. Più precisamente Li-Cycle punta a riciclare le batterie fino a recuperare dei materiali di partenza pronti per la vendita.