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Un altro episodio di violenza si è verificato contro un capotreno in Italia, questa volta ad Arezzo, sul treno che viaggia da Firenze a Stia. L'aggressione è stata segnalata da Maurizio Seri, che ricopre la carica di amministratore unico presso Trasporto Ferroviario Toscano Spa. "L'aggressione subita nei giorni scorsi a un capotreno è l'ennesimo episodio di violenza che accade a bordo dei nostri treni, che purtroppo si inserisce in una catena di fatti violenti che da tempo segnaliamo alle autorità competenti. Rinnoviamo l'appello – aggiunge Seri – perché si intervenga con urgenza per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei viaggiatori".
Il capotreno è stato aggredito da un uomo, privo di biglietto, che dopo aver ricevuto la richiesta dal controllore di mostrare il ticket lo ha prima colpito con un pugno al volto e poi gli ha spruzzato uno spray al peperoncino. Aggredito anche un macchinista che nel frattempo si era avvicinato. È stato così richiesto l’intervento dei carabinieri di Bibbiena che sono intervenuti.
"Già lo scorso mese di agosto – prosegue Seri – in seguito a un altro episodio di violenza su un treno TFT, avevamo scritto una lettera alle istituzioni e alle forze dell’ordine segnalando le preoccupazioni per la sicurezza a bordo dei treni, soprattutto su alcuni di essi, e in determinate stazioni. Oggi segnaliamo che alcuni particolari convogli (il 92290, 92292, 92294, 92243) che svolgono servizio dalla stazione di Arezzo sono da attenzionare in modo particolare".
“Esprimiamo la nostra solidarietà – conclude – alle persone coinvolte nell’ultima aggressione e gli auguri di pronta guarigione al Capotreno che ha avuto la peggio. Non possiamo più tollerare questa situazione e rinnoviamo l’appello alle autorità e alle istituzioni per adottare tutte le misure affinché si possa scongiurare il ripetersi di simili atti. I nostri dipendenti e i nostri viaggiatori devono poter operare e viaggiare in un ambiente sicuro, libero da qualsiasi forma di minaccia o violenza. Da oltre un anno come TFT e LFI abbiamo attivato un servizio di vigilanza privato sui treni, ma purtroppo da solo non basta. Siamo disponibili, lo ribadiamo, a un confronto con tutti i soggetti interessati che possa portare a proposte e azioni concrete per la tutela della sicurezza di tutti”.