intervista con Delia Cualbu, una ragazza con le idee chiare, una professionista che non fa giri di parole...

 

Sul web e sui social network sono sempre più numerosi i tentativi di promozione turistica della Sardegna (spesso finanziati, anche a caro prezzo, dagli enti pubblici). Ma ne vale la pena? C’è davvero il ritorno economico sperato?

«Il problema è che il “grande assente” è spesso il prodotto turistico. Quello per cui il turista trova la motivazione per fare un viaggio. Che non è l’albergo, un ristorante o una montagna piuttosto che una bella spiaggia o la buona cucina. Almeno non singolarmente. Il panorama turistico internazionale propone un’agguerrita concorrenza con prezzi vantaggiosissimi e un sistema di trasporti ineccepibile. L’unico modo per “uscire dalla massa” è distinguersi. La Sardegna e le sue bellezze non si vendono più da sole. E non bastano solo belle immagini per diventare “oggetto di desiderio”. Il nuovo turista sceglie di andare in un luogo soprattutto perché vuole vivere un’esperienza da poter poi raccontare»...


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