PHOTO
Urzulei ha vissuto un fine settimana speciale, diverso, autentico. La prima edizione di “Tra montagne e tradizioni”, organizzata dalla Pro loco, con il supporto del Comune, il sostegno della Regione Sardegna e curata e condotta da Giuliano Marongiu, ha rappresentato molto più di un evento: è stata la conferma della volontà di una comunità, soprattutto dei suoi giovani, di fare squadra e di contribuire, con entusiasmo, al futuro del proprio paese, valorizzandone e facendo conoscere storia, tradizioni e saperi.
In un territorio unico come quello di Urzulei, incastonato in Ogliastra e abbracciato dal Supramonte, la manifestazione ha offerto ai visitatori un percorso culturale e gastronomico che ha raccontato il paese attraverso la qualità delle sue produzioni e la cura dei suoi artigiani. Chi è arrivato a Urzulei ha trovato prosciutti, culurgioni, il minestrone della longevità, carni e trippa cucinate secondo tradizione, lumache, panna cotta di capra, pane, dolci tipici, vino e molto altro. Una vera immersione nei sapori più genuini, resa possibile dal lavoro puntuale delle famiglie, delle attività e dei giovani che hanno creduto nella manifestazione.
La forza dei giovani e il ritorno delle tradizioni
La Pro Loco di Urzulei è nata dalla volontà dei giovani che la animano e la guidano. Una scelta maturata in pieno periodo Covid, che nel tempo si è trasformata in un impegno concreto per il paese. Come raccontano gli stessi organizzatori, all’inizio c’era il timore di non riuscire a coinvolgere la comunità; invece oggi sono proprio i ragazzi a mettersi in gioco, a lavorare e ad appassionarsi. Ed è questa la soddisfazione più grande: vedere una nuova generazione pronta a portare avanti, con orgoglio, le tradizioni di Urzulei.
Un segnale importante è arrivato dal ritorno del Gruppo folk, che ha esordito sul palco sabato sera, presentato da Giuliano Marongiu e accompagnato dai tenores di Urzulei “Su Narcone” e “Memoria e Identidade”. Indossare l’abito tradizionale, risalire su un palco, riportare i colori e l’orgoglio di questo centro dell’Ogliastra davanti alla propria comunità è stato uno dei momenti più emozionanti dell’intero fine settimana.
Due giornate tra musica, cultura e tradizioni
Il programma ha animato l’intero paese. Sabato sul palco si son alternati: Maria Giovanna Cherchi, Incantos, Roberto Tangianu e Peppino Bande, Andrea Zara, Laura Santucciu e Fabrizio Sanna, Simone Cabiddu, i Tenores di Urzulei, “Murales” di Orgosolo e “Tuones” di Oliena.
Nelle vie, hanno portato ritmo e colore i gruppi folk di Lula, Villagrande, Urzulei, Oliena, Tortolì e Tertenia, i Tamburini e Trombettieri della Pro Loco di Oristano e i Novosonos.
A guidare il pubblico nella giornata di domenica è stato Roberto Tangianu, che ha presentato sul palco le maschere tradizionali “Is Cerbus” di Sinnai e le esibizioni dei “Fantasias de Ballos”, dei cori polifonici “Gusana” di Gavoi diretto da Claudio Deledda e “Voches ’e Ammentos” di Galtellì diretto da Pietro Marrone, insieme al gruppo “Amigos” e “A Ballare”.
Accanto alla musica, il percorso enogastronomico e artigiano ha permesso ai visitatori di scoprire mestieri antichi, tecniche tramandate, sapori autentici: dai calzolai alla lavorazione dell’asfodelo, del legno e del sughero, dai laboratori all’arte tessile.
Non solo un evento, dunque, ma un primo passo che dà respiro, entusiasmo e nuove prospettive a un paese di meno di mille abitanti, che ha scelto di credere nelle proprie radici e nel proprio futuro.





