Ottana, nel cuore della Barbagia, è un centro ricco di storia e cultura che si distingue per le sue tradizioni antiche e il suo legame con la natura. Durante il weekend del 26 e 27 ottobre, il paese ospita una tappa di Autunno in Barbagia, un evento che permette di scoprire l'essenza più autentica della Sardegna.

Ecco cosa vedere, fare e mangiare durante questa fine settimana a Ottana.

Cosa vedere

Uno dei simboli più importanti di Ottana è la cattedrale romanica di San Nicola, consacrata nel 1160, che domina il centro storico con la sua imponente struttura in basalto e trachite. All'interno, potrete ammirare un prezioso polittico trecentesco e un crocifisso ligneo del XVI secolo. Da non perdete la visita al MAT – Museo Arti e Tradizioni, dove è esposta una collezione permanente dedicata al Carnevale di Ottana, con le sue famose maschere, Boes, Merdules e Filonzana. Da visitare durante Autunno in Barbagia la mostra temporanea “Ottana 1974. A 50 anni da un’iniziativa industriale per la Sardegna nuova”. Mostra temporanea: L’arte aggiunge qualcosa che la fabbrica non ha.

Cosa fare

Ottana si anima con una serie di attività che permettono di immergersi nelle tradizioni locali. Potrete partecipare a laboratori dimostrativi dell'antica arte del pecorino e della smielatura, visitare le corti aperte del paese, dove gli artigiani locali mostrano la lavorazione del ferro e del legno, e assistere alla vestizione del costume tradizionale ottanese. Per i più piccoli, ci sarà la possibilità di fare una passeggiata con il pony e partecipare al battesimo della sella.

Inoltre, ci saranno esibizioni spontanee delle maschere tradizionali e i “Ballos cantaos” nella piazza San Nicola.

In programma anche escursioni in quad verso i siti archeologici e un mini allevamento di lumache, con dimostrazione della mungitura per l’estrazione della bava.

Cosa mangiare

La cucina di Ottana rispecchia la genuinità dei prodotti locali e durante l'evento avrete la possibilità di assaporare alcuni piatti tipici della tradizione. Non perdete la preparazione e la degustazione di “sas gatzas”, deliziose frittelle tradizionali. L’impasto, salato, a base di semola, acqua e lievito, è lavorato pazientemente a mano dalle massaie e lasciato riposare a lungo. In seguito, con l’impasto viene formato un anello di pasta e fritto in olio caldo.

Merita una menzione speciale “s'angule”, un dolce votivo che viene preparato in occasione della festa patronale di San Nicola, che si celebra a maggio. Questo dolce ha una base di pasta biscottata ricoperta con "su coghinau de mele", una lavorazione di miele, semola e arancia.

Il dolce viene poi decorato con rose fresche e mompariglia e portato in chiesa per la benedizione.

Un altro piatto tipico della tradizione ottanese che vogliamo farvi conoscere è la “cogone de tamata”. Pasta non lievitata a base di semola e acqua, con un ripieno di pomodori, cipolle, sale, pepe e basilico. Una volta farcita, viene piegata per formare una mezza luna e cucita con una treccia. In seguito, cotta nel forno a legna.

Inoltre, potrete assistere alla tostatura artigianale del caffè e alla spillatura della birra artigianale.

Le maschere del carnevale

Le maschere protagoniste del carnevale di Ottana sono Sos Boes (i buoi), che indossano maschere di legno dalle corna allungate, e Sos Merdules (i contadini), che cercano di tenere a bada i Boes. Questi ultimi creano scompiglio tra la gente, si ribellano e si scagliano contro il Merdule che, con corde e bastoni, cerca di ricondurli all’ordine.

Un’altra figura del carnevale è Sa Filonzana, una vecchietta gobba vestita di nero, che fila incessantemente la lana. Il filo che tiene tra le mani simboleggia la vita, e minaccia di tagliarlo a chi non le offre da bere.

IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO