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E' stato condannato all'ergastolo Antonio De Marco, il giovane studente reo confesso dell'omicidio dell'arbitro leccese Daniele De Santis, 33 anni, e della sua fidanzata Eleonora Manta, 30enne. Il fatto avvenne la sera del 21 settembre 2020 in casa della coppia, che per mesi ha condiviso l'appartamento proprio con quello che sarebbe stato il loro assassino.
La sentenza è stata pronunciata oggi dai giudici della Corte d'Assise di Lecce. Per De Marco non è stato disposto l'isolamento diurno per un anno, come aveva chiesto la Procura, che invece ha visto accogliere la richiesta dell'ergastolo. In aula non erano presenti né il giovane assassino né i suoi genitori. Hanno assistito invece i familiari delle vittime.
Come successivamente confessato dall'omicida, infierì sulla coppia con numerose coltellate poiché "invidioso della loro felicità". Aveva lasciato l'appartamento in agosto, ma aveva fatto un doppione delle chiavi, e dopo alcuni mesi si era ripresentato per compiere l'omicidio. Il cruento atto fu pianificato nei minimi particolari e consumato perché il giovane non sopportava l'amore e la serenità dei due fidanzati, mentre lui si sentiva solo.
"Nessuna sentenza potrà mai colmare il vuoto che ha lasciato". Sono le uniche parole pronunciate dal papà di Daniele De Santis dopo la lettura della sentenza con cui è stato condannato all'ergastolo lo studente. "Meglio che De Marco non sia venuto in aula, è una persona che non si è mai pentita di nulla, non ha mai chiesto perdono, nulla. Non può esserci perdono, quello che ha fatto è inqualificabile, lo abbiamo visto tutti", ha affermato invece l'avvocato Mario Fazzini, legale della famiglia De Santis.