Roma, 23 nov. (Adnkronos) - "Il 23 novembre resta una data che pesa enormemente nella memoria collettiva del Paese. Nel 1980, in pochi secondi, il terremoto dell’Irpinia sconvolse vite, territori e comunità, lasciando migliaia di vittime e un’eredità che ancora oggi sentiamo viva. Ricordare non significa ripetere la cronaca del dolore, ma restituire dignità a una storia fatta di persone, di sacrifici, di ricostruzioni materiali e interiori. È un dovere civile. Da quella tragedia nacquero nuove consapevolezze, una moderna Protezione Civile, un diverso rapporto tra Stato e territori fragili". Lo scrive in una nota Toni Ricciardi, vice capogruppo Pd alla Camera.
"Oggi -sottolinea- rinnoviamo la memoria, che prima o poi dovrà essere condivisa, con il rispetto che si deve alle vittime e a chi, negli anni, ha trasformato la ferita in responsabilità e impegno. L’Irpinia ci ricorda che prevenzione e cura del territorio non sono slogan, ma scelte quotidiane che costruiscono futuro. A 45 anni da quel 23 novembre, la memoria rimane un patrimonio da custodire e trasmettere", conclude Ricciardi.
