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In Sardegna c’è un Carnevale per ogni luogo abitato.
Attraversare l’isola in queste giornate che legano febbraio e la prima decade di marzo, significa immergersi nei riti di una ricorrenza che per varietà e molteplicità di proposte, appaga il desiderio di esserci e di far parte di un contesto.
Sabato scorso, a Ollolai, si sono accesi i riflettori sulle feste di Sardegna con l’imponente sfilata di maschere tradizionali organizzata dal Consorzio Bim Taloro e dalle realtà operative del centro barbaricino, con un grande successo di pubblico e la certezza di un risultato che non ha deluso le aspettative.
A Benetutti, perla del Goceano, fervono i preparativi per la quarta edizione della “Pentolaccia A Cavallo Benetuttese”, promossa dall’Associazione Ippica locale in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
L’evento, in calendario per sabato 1° marzo, richiama migliaia di visitatori per assistere ad uno spettacolo unico e colorato.
150 cavalieri in abito carnevalesco o in costume sardo, sfrecciano a cavallo nel tracciato delineato all’interno dell’abitato, in rappresentanza di decine di paesi che aderiscono alla grande manifestazione.
Lungo la via principale di Benetutti, in un percorso di 500 metri preparato ad arte per l’occasione, tre cavalieri allineati si lanciano al galoppo e a velocità sostenuta per colpire con dei bastoni i vasi di terracotta pieni di coriandoli, che dovranno essere infranti simultaneamente e nel minor tempo possibile in un gioco che richiede abilità, forza, destrezza, e affiatamento dei protagonisti.
La prova è doppia, in quanto lungo lo stesso tracciato i vasi sospesi nell’aria e appesi ad una corda saranno ben sei (i primi tre posti ad una distanza di 70 metri circa dagli altri tre).
Lo spettacolo è preceduto dai preparativi. Il raduno delle 14.00 riunisce i cavalli e i cavalieri in un luogo prestabilito e i veterinari procedono alle verifiche sanitarie obbligatorie. Posizionate le batterie, i 50 gruppi nominati con numero progressivo, fanno ingresso nella pista, con chiamata pubblica. Ogni batteria, formata da tre cavalli e altrettanti cavalieri (vestiti con l’abito del carnevale o con il costume sardo), rappresenta il paese di provenienza.
La manifestazione si conclude con le pariglie dei cavalieri che disegnano le figure in movimento sui cavalli in corsa, in una sorta di prova finale segnata da abilità e spericolatezza.
Nel corso del pomeriggio l'Associazione Ippica Benetuttese, capeggiata dal presidente Carletto Dessena, offrirà gratuitamente a tutti i presenti i fatti fritti e i dolci tipici delle aziende locali.
Gli organizzatori si augurano che anche le istituzioni del territorio (e non soltanto!), colgano l’importanza che la manifestazione sta assumendo nel corso degli anni, al fine di poter contare anche su un valido sostegno economico per le prossime edizioni.