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Calcio. Nuova Guardia Torres: chiarezza sulla vicenda De Gol

In merito a quanto accaduto domenica scorsa nel corso della partita contro il Monza, terminata con il risultato di 1-1, in cui il difensore esterno Matteo De Gol al momento della sostituzione ha strappato la maglia della Torres che indossava, la tifoseria della Curva Nord "Nuova Guardia" vuole chiarezza e, attraverso un comunicato stampa, descrive nello specifico la vicenda e ribadisce la propria posizione: "il signor De Gol non è più degno di indossare la casacca della Torres"

Calcio. Nuova Guardia Torres: chiarezza sulla vicenda De Gol

Di: Redazione Sardegna Live


In merito a quanto accaduto domenica scorsa nel corso della partita contro il Monza, terminata con il risultato di 1-1, in cui il difensore esterno Matteo De Gol al momento della sostituzione ha strappato la maglia della Torres che indossava, la tifoseria della Curva Nord "Nuova Guardia" vuole chiarezza e, attraverso un comunicato stampa, descrive nello specifico la vicenda e ribadisce la propria posizione: "il signor De Gol non è più degno di indossare la casacca della Torres". 

Intanto, nel sito ufficiale della squadra si legge che: "La Sef Torres Calcio comunica che, in merito ai fatti accaduti negli scorsi giorni, il giocatore Matteo De Gol momentaneamente è stato sospeso dalle attività della squadra in attesa di una decisione sul da farsi da parte della società".

 

Di seguito il comunicato della "Nuova Guardia Torres"

 

"In 110 anni di vita, la Torres non aveva mai subito l’onta che domenica scorsa ha visto come protagonista il giocatore Matteo De Gol.

Costui, messosi finora in luce solo per le sue scarse prestazioni, è stato sostituito nel secondo tempo della gara col Monza. Il pubblico presente ha fischiato la sua uscita dal campo ed egli, accomodatosi in panchina, ha risposto con gestacci prima di compiere l’atto più ignobile che possa commettere un calciatore: strappare la maglia della propria squadra.

Il gesto ha fatto inviperire la curva (dalla tribuna era impossibile vedere la scena perché De Gol era nascosto dalla copertura della panchina) che ha visto leso, davanti ai propri occhi, l’onore della Torres.

E’ risaputo, infatti, che la maglia della squadra di calcio è per i tifosi l’oggetto maggiormente rappresentativo, in questo caso è stata vilipesa la bandiera e chi ha commesso questo imperdonabile errore doveva essere cacciato al più presto.

Ciò non è avvenuto, forse perché la dirigenza non è del posto e non si rende neppure conto del peso che ha quella maglia in questa città, una città che sportivamente è cresciuta grazie alla Torres, forgiatrice di atleti che quella casacca l’hanno sempre sudata ed onorata, consapevoli del valore che essa rappresenta per la gente di Sassari. Ieri, a cinque giorni dal fattaccio, nessun provvedimento era stato adottato dalla società.

Un fatto insolito, visto la gravità dell’accaduto, un fatto che faceva irritare ulteriormente la tifoseria che non accettava che si potesse far passare la cosa in cavalleria. Così, una rappresentanza (che si può contare sulle dita di una mano) di tifosi decide di recarsi allo stadio per esternare a dirigenti, allenatore e giocatori quale fosse il pensiero della Curva Nord.

I fatti si svolgono venerdì mattina all’Acquedotto, dove è in corso l’allenamento di rifinitura.

Mentre la squadra si trova in campo, gli ultras parlano in tribuna coperta con i due dirigenti presenti: Fabio Albieri e Manolo Patalano. Viene sottolineata la gravità dell’atto compiuto da De Gol, gesto che ha fatto inalberare soprattutto i tifosi

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