Spettacolo

Il tributo al tenore Remunnu 'e Locu, quarant'anni di Sardegna forte e unita

E' attraverso il canto che i Tenores esprimono la memoria più antica della Sardegna, trasmettendo una straordinaria tensione emotiva. Sono trascorsi 40 anni da quando i componenti del Tenore di Bitti Remunnu 'e Locu hanno impresso con il loro stile vocale una traccia che solca il sentimento più autentico di un'isola forte e primitiva.

Il tributo al tenore Remunnu 'e Locu, quarant'anni di Sardegna forte e unita

Di: Redazione Sardegna Live


E’ attraverso il canto che i Tenores esprimono la memoria più antica della Sardegna, trasmettendo una straordinaria tensione emotiva. Sono trascorsi 40 anni da quando i componenti del Tenore di Bitti Remunnu ‘e Locu hanno impresso con il loro stile vocale una traccia che solca il sentimento più autentico di un’isola forte e primitiva.

Paolo Pillonca, Bachisio Bandinu e Natalino Piras saranno i protagonisti del Convegno che apre a Bitti, domenica prossima alle 10, la grande festa denominata Barantannos. Nel pomeriggio per le vie del paese si terrà una rassegna itinerante con tanti interpreti di canto a tenore che arriveranno dai diversi centri della Sardegna, che precede lo spettacolo serale al quale parteciperanno alcuni artisti sardi.

<<L’anniversario ci offre l’occasione per ringraziare i nostri compagni di viaggio - ha detto Daniele Cossellu nel corso della presentazione dell’evento nei giardini della Biblioteca Satta di Nuoro -, in particolare Pietro Sassu per aver scoperto la valenza e la forza del nostro canto che con Peter Gabriel ha raggiunto ogni angolo di mondo>>. 

Dal 1974 il sodalizio è depositario di una tradizione che si tramanda con l’impasto vocale che intreccia versi e poesia in una lingua che rinforza l’identità di un popolo. Grazie al rispetto manifestato verso l’arte millenaria, il Remunnu ‘e Locu ha richiamato l’attenzione di Peter Gabriel, Frank Zappa, Ornette Coleman e Lester Bowie. 

<<Abbiamo vissuto periodi dove il canto era proibito - ha detto Natalino Piras -. Daniele Cossellu mi racconta spesso che da giovane aveva preso una multa di 2 mila e 500 lire perché cantava a tenore. In questi quarant’anni è racchiuso un passaggio epocale per la cultura della Sardegna: il Tenore da canto proibito è diventato un fenomeno di massa>>. 

Vannina Mulas, Commissario del Consorzio di Pubblica Lettura, ha sottolineato come “il Tenore di Bitti, con il suo percorso culturale, ha valorizzato tutte le tradizioni della Sardegna”.

Il sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini ha espresso l’orgoglio di un’intera comunità. <<Barantannos per noi significa anche ritrovare un po’ di serenità dopo i fatti dell’alluvione. L’anniversario dovrà essere all’altezza dell’importanza internazionale conquistata in questi anni dal coro a tenore. Domenica prossima Bitti sarà la capitale del canto in Sardegna>>.

Correlati

Il nuovo shop di Sardegna Live

SardegnaLive mette in vendita una serie di prodotti tipici dell’Isola, scopri i cesti regalo, i prodotti per il corpo ed i gadget nel nostro shop online.

Scopri lo shop