Cagliari

Doppia preferenza di genere, martedì sit-in in 142 comuni sardi

“Annunciamo un sit-in per vincere il disinteresse che le istituzioni regionali stanno dimostrando verso un tema di primaria importanza, come la doppia preferenza di genere”.

Doppia preferenza di genere, martedì sit-in in 142 comuni sardi

Di: Redazione Sardegna Live


“Annunciamo un sit-in per vincere il disinteresse che le istituzioni regionali stanno dimostrando verso un tema di primaria importanza, come la doppia preferenza di genere”.

Con queste parole le rappresentanti dell’associazione “Meglio in Due”, Lucia Tidu, Elena Secci e Carla Poddana, rilanciano la battaglia che stanno conducendo per fare approvare dal Consiglio regionale sardo una modifica alla legge elettorale che consenta questo inserimento.

"La nostra è una battaglia di democrazia e di civiltà - spiegano -, vogliamo che anche per il consiglio regionale sia possibile inserire lo strumento della doppia preferenza di genere così come già avviene per le amministrazioni locali sopra i 5.000 abitanti. Abbiamo visto che funziona. Abbiamo parlato con decine di sindaci. Abbiamo potuto contare sul loro straordinario supporto. Abbiamo raccolto già 142 adesioni alla nostra proposta. Impegni formali di sindaci e consigli comunali, sottoscritte e votate, Impegni ufficiali. Comuni Importanti e la prossima settimana ci sarà anche Nuoro e Sassari".

"E’ un risultato straordinario - continuano le rappresentanti dell’associazione “Meglio in Due” -. I sindaci non sono gli unici a sostenerci, oltre all' Asel possiamo contare anche sulla adesione del dirigente sindacale dell'Ugl Simone Testoni e il Segretario Regionale Sandro Pilleri che si uniscono ai numerosi sindaci. "La nostra O.S. incalzano Pilleri e Testoni, da sempre in prima linea sui diritti delle Donne, sosterremo fino al raggiungimento dell' obiettivo questa battaglia".

"Martedì 22 novembre alle 10:30 - illustrano Lucia Tidu, Elena Secci e Carla Poddana - li coinvolgeremo in un grande sit-in, sui loro territori, a difesa di quell’impegno che hanno già assunto insieme ai consigli comunali. In molti hanno già dato la loro disponibilità. Ognuno davanti al proprio Comune con un gesto simbolico chiederà al Presidente del Consiglio Regionale di prendere visione della nostra richiesta e di riceverci".

"Vogliamo che in consiglio regionale – concludono –  arrivi forte e chiaro il messaggio di tanti primi cittadini, di tante comunità perché saranno loro i veri protagonisti insieme a noi. Chiediamo al Presidente del Consiglio Regionale Ganau di riceverci. Vogliamo che questo messaggio  arrivi forte e chiaro a quella politica chiusa nel palazzo ovattato, preoccupata solo di se stessa".

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