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Emergenza zecche: ecco come intervenire

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Emergenza zecche: ecco come intervenire

Di: Redazione Sardegna Live


<<Afferrare saldamente la zecca con una pinzetta il più possibile aderente alla cute e con una delicata rotazione in senso antiorario tirarla leggermente, ma senza strappi, per evitarne la rottura>>. Il dottor Stefano Sau, direttore dell’Unità Operativa Complessa Pronto Soccorso dell’ospedale San Francesco di Nuoro, visto l’alto numero di pazienti che si precipitano nel presidio sanitario nuorese in seguito alle punture di zecca, ha così deciso di ideare una sorta di decalogo con i consigli per la corretta rimozione del parassita e l’opportuno trattamento.

<<La zecca – spiega il dott. Sau - è un artropode chelicerato appartenente, insieme a ragni, acari e scorpioni, alla categoria degli aracnidi, che si attacca ostinatamente alla pelle, da cui succhia il sangue per giorni. Il morso di solito non è doloroso e non causa prurito, per cui può passare inosservato. Secondo le statistiche le punture di zecca aumentano nel periodo estivo per il proliferare del parassita e per le occasioni di contatto più frequenti>>. Sono circa 30 i pazienti che nell’ultimo anno si sono presentati al pronto soccorso del San Francesco per punture di zecca. Qualche giorno fa un cinquantenne è stato trasportato d’urgenza nel reparto di rianimazione. In anni recenti in Sardegna si sono verificati anche casi di mortalità.

<<In seguito a una puntura di zecca – dice il dott. Sau - non si devono prendere antibiotici, ma bisogna osservare per un mese e mezzo l’eventuale comparsa di febbre o di altri sintomi cutanei, come ad esempio la presenza di arrossamenti. In questo caso bisogna semplicemente ricorrere al medico di famiglia o presentarsi al pronto soccorso per farsi prescrivere la cura più adeguata>>.

Quando si procede in modo autonomo alla rimozione della zecca è consigliato proteggere le mani con i guanti o un fazzoletto. Eventuali residui del corpo del parassita rimasti nella pelle di solito non comportano conseguenze.

<<Non applicare mai – spiega ancora il dott. Stefano Sau - calore o sostanze quali acetone, ammoniaca, cloruro di etile, alcol etilico, etere, cloroformio, olio o vasellina sulla zecca prima della rimozione. La zecca non va assolutamente schiacciata perché in questo modo le sue uova si spargerebbero ovunque. E’ opportuno sapere come va rimosso il parassita poiché diventa pericoloso se trascurato o se non rimosso correttamente>>.

 

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