I fiori di Bach
È lì -nel tempio laico votato allo struscio, al tirar tardi fino all'alba, alla musica martellante che maciulla le orecchie- che trovano la propria dimensione, la panacea a tutte le insoddisfazioni ammonticchiate nell'arco della settimana
Di: Redazione Sardegna Live
È lì -nel tempio laico votato allo struscio, al tirar tardi fino all’alba, alla musica martellante che maciulla le orecchie- che trovano la propria dimensione, la panacea a tutte le insoddisfazioni ammonticchiate nell'arco della settimana
Come biasimare quella che, a tutti gli effetti, è una scelta di vita?
Difatti, non è corretto stigmatizzare le consuetudini altrui
Eppure, fossimo in loro, almeno per una volta tenteremmo un esperimento alternativo
Si tratterebbe di trascorrere un week-end controcorrente: spegnere il cellulare, starsene tranquilli in casa e accendere lo stereo, a volume non troppo alto
Scoprire, in una serata autunnale come mille altre, il fascino immortale della musica di Johann Sebastian Bach
Sdraiati sul divano, verificare di persona che un compositore così profondo ha il potere di alleggerire l'animo; di ammorbidire ogni inquietudine, ogni uggia; di fare luce su quel cono d’ombra che ognuno di noi (nessuno escluso) si porta appresso
La Passione secondo Matteo, Variazioni Goldberg, Concerti brandeburghesi: stai a vedere che alla fine ci piglieranno gusto? E magari si invaghiranno seriamente della musica classica, al punto da trovarla più figa di Burn, J’aime le diable, Reload -e altri ameni pezzi che elettrizzano il “popolo della notte” ?
Mutuando l'Armstrong dello sbarco sulla Luna, ciò che suggeriamo loro di intraprendere è un piccolo gesto. Che però, potrebbe significare un gigantesco balzo nella loro vita.