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Il Movimento Zona Franca prende le distanze dalla fondatrice Maria Rosaria Randaccio

Crepe nel Movimento Zona Franca che "scarica" una delle sue fondatrici: Maria Rosaria Randaccio. A comunicarlo, in una conferenza stampa, è il consigliere regionale Modesto Fenu, eletto con l'effigie del movimento nella stessa lista nella quale c'era anche il nome Randaccio e che da oggi sparirà.

Il Movimento Zona Franca prende le distanze dalla fondatrice Maria Rosaria Randaccio

Di: Redazione Sardegna Live


Crepe nel Movimento Zona Franca che "scarica" una delle sue fondatrici: Maria Rosaria Randaccio. A comunicarlo, in una conferenza stampa, è il consigliere regionale Modesto Fenu, eletto con l'effigie del movimento nella stessa lista nella quale c'era anche il nome Randaccio e che da oggi sparirà.

Nel frattempo è partita la fase dei tesseramenti, preludio ai congressi provinciali e poi al conclave regionale che si terrà i prossimi 10 e 11 gennaio.

"Siamo per la legalità - afferma Fenu - ci dissociamo da chi si pone fuori dalle leggi. Non possiamo accettare che si suggerisca alle imprese di emettere fatture senza Iva perché siamo in zona franca. Una situazione - dice riferendosi a Randaccio - che rischia di provocare sgradite sorprese alle aziende. E' un vero e proprio boomerang che potrebbe ritorcersi contro il nostro movimento".

Fenu ha ribadito la rivendicazione per l'istituzione nell'Isola della Zona Franca, "come strumento di economia finanziaria che possa rilanciare la nostra economia. Nei prossimi giorni sarà presentata una mozione per arrivare ad impostare le basi per un dialogo conciliante con tutte le forze politiche per un istituto capace di rimettere in moto la galassia delle imprese e ridare speranza ai cittadini ormai strangolati dalle tasse.

Se qualcuno ha timore che con la zona franca mancheranno le risorse garantite da Iva e accise per il bilancio regionale - conclude - prenda atto che, se a breve non si dovesse intervenire subito, le risorse per il bilancio mancherebbero ugualmente perché non ci saranno più imprese che pagano le imposte".

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