In Sardegna

"Ho visto la pantera, era bellissima". L'impressionante racconto del cacciatore Alessandro

Nella piazza centrale di Nughedu San Nicolò, piccolo centro a pochi chilometri da Ozieri, il Bar Cinghiale di Alessandro Sechi accoglie gli anziani avventori del sabato pomeriggio che in un buon bicchiere di vino cercano riparo dall'aria frizzante di marzo. Alessandro è un omone cordiale, barba lunga e cappello in testa, ci accoglie nel suo bar come si fa con gli estranei, con gentilezza e affabilità. E' uno dei cacciatori che raccontano di aver visto una pantera aggirarsi per i boschi del Goceano.

Di: Redazione Sardegna Live


Nella piazza centrale di Nughedu San Nicolò, piccolo centro a pochi chilometri da Ozieri, il Bar Cinghiale di Alessandro Sechi accoglie gli anziani avventori del sabato pomeriggio che in un buon bicchiere di vino cercano riparo dall'aria frizzante di marzo.

Alessandro è un omone cordiale, barba lunga e berretto in testa, ci accoglie nel suo bar come si fa con gli estranei, con gentilezza e affabilità. E' uno dei cacciatori che raccontano di aver visto una pantera aggirarsi per i boschi del Goceano.

Due bibite per osservarlo, capire quanto possa essere disponibile a parlare con noi e scoprire le carte. "Sono di Sardegna Live, volevo parlare con te della pantera". Lui risponde fingendosi scocciato: "Basta con questa pantera! Non vedo l'ora che la trovino e la portino via così la smettete di rompermi le scatole".

Poi sorride e racconta la sua storia. "Ero in macchina con mio cognato, era notte e stavamo andando a fare un giro a Bultei passando per Fiorentini, la foresta che divide Nughedu dal paese del Goceano. Abbiamo incontrato diversi animali per strada, ma quando in località Sa Pruna i fari della macchina hanno abbagliato quello siamo rimasti ammutoliti e non abbiamo parlato per trenta secondi" - "Quello cosa?" - "Mi hai capito, la pantera di cui stanno parlando tutti in questi giorni. Era bella, bella davvero. Non era grande come quelle che si vedono in certi documentari in televisione o nei video di Youtube, era tranquilla, ci ha attraversato la strada senza spaventarsi alla luce dei fari. Aveva una coda enorme e un passo elegante. Sentivo parlare da mesi di questo felino nero che si aggirava per le campagne uccidendo le pecore, ma non avevo preso sul serio le voci. Quando la pantera è entrata nella carreggiata per un attimo abbiamo pensato fosse un cane, ma ci siamo ricreduti immediatamente. Come ti ho detto, siamo stati in silenzio, ci siamo guardati dopo un po' e ci siamo detti stupiti "Allora è vero!"" - "Ti sarai confuso" - "Sono vent'anni che vado a caccia, conosco bene gli animali delle nostre campagne e dei nostri boschi. Non era un cinghiale, non era un cane inselvatichito come ha provato a giustificare qualcuno. Se ti dico che ho visto una pantera ho visto una pantera. Siamo subito scesi dalla macchina con le pile accese per cercare di vederla meglio ma è sparita oltre la cunetta e non siamo riusciti a scorgerla nel buio. Lei è sempre lì, in quella zona, l'hanno rivista anche da poco, qualche giorno fa, ma non si sposta di molto. Beato chi la rivedrà."

I giorni passano, e i testimoni sono sempre di più. Chissà quante altre volte Alessandro dovrà raccontare questa storia ai clienti del Bar Cinghiale di Nughedu, a pochi passi da Ozieri e all'ombra dei monti del Goceano così fitti di vegetazione. Là in mezzo, tra quei lecci e quelle querce, forse, si nasconde una pantera.

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