In Sardegna

La Pasquetta più dolce ha il sapore del torrone

A Tonara tutto è pronto per la Pasquetta più dolce della Sardegna. L'edizione numero 36 della Sagra del torrone in programma per oggi è attesa con impazienza: «Stiamo ricevendo una marea di telefonate», dice soddisfatta la presidente della Pro loco, Natalia Onnis.

La Pasquetta più dolce ha il sapore del torrone

Di: Redazione Sardegna Live


A Tonara tutto è pronto per la Pasquetta più dolce della Sardegna. L'edizione numero 36 della Sagra del torrone in programma per oggi è attesa con impazienza: «Stiamo ricevendo una marea di telefonate», dice soddisfatta la presidente della Pro loco, Natalia Onnis. «Questo è un segnale positivo che annuncia un'invasione di turisti e visitatori». Il torrone è il prodotto principale di un evento che investe anche nelle tradizioni popolari della Sardegna. I gruppi folk, provenienti da ogni parte dell'isola, animeranno l'intera giornata e quello di Tonara, costituito di recente, sarà il fiore all'occhiello della sagra 2015».

APPUNTAMENTO CLOU Il sindaco Pierpaolo Sau esprime la sua soddisfazione per l'appuntamento unito ai riti della Settimana Santa: «Quest'anno le funzioni del venerdì, con la rappresentazione in sardo de “Su prantu de sa Madonna”, hanno offerto momenti di grande suggestione». La Rassegna di canti popolari andata in scena ieri e organizzata dal Coro femminile, interamente dedicata alle donne, ha riscosso un grande successo.  

LA SAGRA In occasione della sagra sono una trentina i torronai che esporranno il loro prodotto, con degustazioni che permetteranno ai visitatori di scoprire i segreti che alimentano le fasi della lavorazione. «Gli ospiti avranno il piacere di assaporare il torrone caldo, appena lavorato», spiega il vice sindaco Antonella Sau: «Si potrà assistere inoltre anche alla lavorazione dei campanacci, una tradizione artigianale che nel nostro paese si tramanda da generazioni».

I PROTAGONISTI I torronai nel paese del Gennargentu sono gli eredi di un mestiere antico. «Noi speriamo che a Tonara, per la sagra, arrivino tantissime persone - dice Gesuino del torronificio Tore - perché la stagione lavorativa si apre ufficialmente il lunedì di Pasquetta». Gianni Pili, produttore da cinque generazioni, annuncia grandi sorprese nei gusti e nel modo di offrire e vendere il torrone. «Qui non posso svelare nessun dettaglio: la curiosità verrà soddisfatta nella mia bancarella. Nonostante la crisi stiamo lavorando discretamente e il mercato sta allargando i suoi confini. Siamo in contatto con gli americani per aprire nuove frontiere di commercializzazione. Il nostro impegno quotidiano è finalizzato alla preparazione di un torrone sempre più buono e lavorato secondo le antiche ricette».

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