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Il Premio Villanova Monteleone 2017 al documentario "The Funeral", denuncia sul sistema delle caste in India

Il Premio Villanova Monteleone 2017 per il miglior documentario Italiano va a “The Funeral” di Filippo Biagianti e Ruben Lagattolla. Un reportage girato in India nel 2016 e presentato sul palco del Sardinia Film Festival, in prima visione assoluta. per raccontare le profonde spaccature e le grandi contraddizioni che caratterizzano il sistema delle caste nella società indiana.

Il Premio Villanova Monteleone 2017 al documentario

Di: Redazione Sardegna Live


Il Premio Villanova Monteleone 2017 per il miglior documentario Italiano va a “The Funeral” di Filippo Biagianti e Ruben Lagattolla. Un reportage girato in India nel 2016 e presentato sul palco del Sardinia Film Festival, in prima visione assoluta. per raccontare le profonde spaccature e le grandi contraddizioni che caratterizzano il sistema delle caste nella società indiana.

La storia di un funerale negato in una comunità di contadini Dalit, i cosiddetti fuori casta, è un piccolo episodio che mette in luce un regime di apartheid al quale sono sottoposte circa 250 milioni di persone.

Alla cerimonia di premiazione, presentata sabato sera da Rachele Falchi sul palco di Piazza Piero Arru, hanno presenziato il sindaco di Villanova, Quirico Meloni e il direttore artistico Carlo Dessì, affiancati via via dai componenti delle diverse giurie.

“Il festival accoglie solo filmati in prima visione sarda, ma aumentano di anno in anno le opere in prima visione italiana o addirittura mondiale – hanno spiegato gli organizzatori –. Questo significa che sempre più autori prendono in considerazione il Premio Villanova Monteleone come vetrina per il lancio della loro opera”.

Con accordo unanime, la commissione tecnica composta da Lorenzo Hendel (docente di regia), Davide Bini (docente di regia) e Giommaria Monti (autore televisivo Rai), ha riconosciuto a “The Funeral” il merito di aver affrontato una tematica complessa e scabrosa, senza artifici retorici, con una contrapposizione sconcertante di testimonianze dal vivo e riprese drammatiche di eventi reali.

Menzione speciale è andata a “Inner me” di Antonio Spanò, un corto realizzato in Congo tra mercati affollati, mattatoi, fornaci e cacciatori di pipistrelli. È un film che ha sapientemente messo a fuoco “la tripla emarginazione” che le donne, i disabili e i poveri subiscono in un contesto nel quale sono considerati ultimi tra gli ultimi. Le tre condizioni sono tutte incarnate dalle protagoniste del video, accomunate dalla caparbia volontà di riafferrare ogni mattina i fili incerti del loro destino.

A conquistare il Premio Giuria Giovani, composta da ragazze e ragazzi di Villanova, è stato invece “Irregulars” di Fabio Palmieri, per aver rac

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