Ortueri

Sono 22 i motociclisti che dall'inizio del 2015 sono morti in Sardegna. Oggi una nuova tragedia

Quando la spensieratezza di un viaggio a contatto con la natura e con le bellezze del territorio incontra la cattiva sorte lungo la strada che arresta la corsa tutto si trasforma in tragedia.

Sono 22 i motociclisti che dall'inizio del 2015 sono morti in Sardegna. Oggi una nuova tragedia

Di: Redazione Sardegna Live


Quando la spensieratezza di un viaggio a contatto con la natura e con le bellezze del territorio incontra la cattiva sorte lungo la strada che arresta la corsa tutto si trasforma in tragedia.

Quando la disavventura colpisce più persone che nell’arco di un periodo relativamente breve perdono la vita, allora il bilancio assume i numeri del dramma. Sono 22 i motociclisti che dall’inizio del 2015 sono morti in Sardegna a causa di un incidente stradale.

Lo scorso fine settimana hanno perso la vita 3 centauri, mentre 2 sono stati ricoverati in condizioni gravi in ospedale a seguito di banali cadute nelle quali hanno sbattuto sui guardrail.

Questo pomeriggio una nuova croce è andata ad aggiungersi al triste bilancio delle vittime della strada. Si chiamava Karl Binger Gustafsson, 66 anni, di nazionalità tedesca, il centauro che ha perso la vita mentre a bordo della sua Ducati percorreva la strada Statale 388 che collega Ortueri e Neoneli.

“Abbiamo cercato di rianimare l’uomo per ben 40 minuti, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare” racconta Carlo Pretta, soccorritore dell’unità mobile di rianimazione e presidente della cooperativa di Meana Sardo “Mike soccorso”.

“Siamo intervenuti 12 minuti dopo la richiesta di aiuto, abbiamo tentato il tutto per tutto, ma poi il tragico epilogo”.

Più di un terzo dei 22 motociclisti che hanno perso la vita quest’anno lungo le strade della Sardegna ha urtato contro il guardarail.  “Ad essi se ne aggiungono tanti altri che sbattendoci hanno riportato gravi lesioni" spiega Michele Vacca, responsabile per la Sardegna dell'Associazione motociclisti incolumi onlus.

"Che i paletti dei guardrail siano letali per chi ci sbatte sopra già a 30 km/h è ampiamente dimostrato, per evitare questo tipo di lesioni nel resto d’Italia da più di 10 anni stanno mettendo in sicurezza le barriere montando una protezione inferiore che impedisce di sbattere sui paletti e permette al motociclista di scivolare perdendo velocità gradualmente", aggiunge Vacca.

"In Sardegna ad eccezione della Provincia di Olbia, le altre amministrazioni non solo non fanno nulla per migliorare la sicurezza sulle strade attuali, ma anzi continuano a montare guardrail coi paletti scoperti".

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