Fonne

Folla nelle Cortes, Fonni si propone su nuovi mercati

Una bellissima giornata di sole ha accompagnato nella giornata di ieri la tappa dell'Autunno in Barbagia a Fonni. Ancora una volta le Cortes apertas nel paese più alto della Sardegna non hanno deluso le migliaia di persone che già da sabato scorso hanno invaso il centro barbaricino alla scoperta di un percorso di grande valore culturale, storico e tradizionale.

Folla nelle Cortes, Fonni si propone su nuovi mercati

Di: Redazione Sardegna Live


Una bellissima giornata di sole ha accompagnato nella giornata dell'otto dicembre la tappa dell'Autunno in Barbagia a Fonni. Ancora una volta le Cortes apertas nel paese più alto della Sardegna non hanno deluso le migliaia di persone che già da sabato scorso hanno invaso il centro barbaricino alla scoperta di un percorso di grande valore culturale, storico e tradizionale.

Uno dei momenti più attesi delle Cortes di ieri è stato “Su Donu e lunis”, un evento durante il quale il corredo tradizionale degli sposi è stato portato da un corteo che ha rievocato un antico rito comunitario.

«È il successo di Fonni», dice il vice sindaco Salvatora Mulas. «Un paese intero si è mosso per mostrare il meglio di sé fatto di cultura, tradizioni, suoni, colori, profumi e sapori. Un grazie lo dobbiamo rivolgere al nostro braccio operativo rappresentato dalla Pro loco, dal gruppo Cortes e a tutte le associazioni locali».

Tra i tanti momenti che sono stati organizzati e che hanno riscosso un grande successo c'è la vestizione del costume fonnese e la “Tipico merenda solidale” all'insegna delle tradizioni e della solidarietà a favore di Save the children. “Su ‘Arrasse'are Onnessu” con “Sas Mascheras Limpias” e “Urthos e Buttudos” ha offerto un anticipo del Carnevale tradizionale barbaricino conquistando lo stupore e l'ammirazione di tutti.

Le Cortes hanno significato eccellenze in vetrina. Come quella rappresentata dal gruppo Fattorie Gennargentu, che ieri ha presentato le sue nuove sfide all'hotel Taloro.

«Uniamo tradizione e innovazione», spiega Daniela Falconi, proprietaria dello stabilimento. «I prodotti nuovi sono gli affettati in vaschetta. In linea con la tradizione abbiamo poi ristudiato il fiore sardo, certificato il latte e il processo di produzione che comincia mettendo insieme una decina di pastori».

Lo sguardo è sempre rivolto all'export. «Esportiamo con una certa frequenza - continua l'imprenditrice - e il fiore sardo è molto richiesto al Nord Italia. Il nostro sogno è avere l'etichetta firmata dai pastori che forniscono il latte per produrre il formaggio».

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