Nuoro

Scene di bullismo raccapriccianti: da Nuoro a Bari

Due dodicenni vittime di bulli: lui di Galatone, nel Salento, lei di Nuoro, in Sardegna. Entrambi hanno patito gli abusi di quelli che avrebbero dovuto essere loro amici e che invece si sono trasformati in aguzzini.

Scene di bullismo raccapriccianti: da Nuoro a Bari

Di: Redazione Sardegna Live


Due dodicenni vittime di bulli: lui di Galatone, nel Salento, lei di Nuoro, in Sardegna.

Entrambi hanno patito gli abusi di quelli che avrebbero dovuto essere loro amici e che invece si sono trasformati in aguzzini.

A GALATONE il ragazzino è stato costretto dai suoi amici - in tutto quattro - a stendersi sui binari e poi è stato bersagliato con decine di gommini sparati con un fucile ad aria compressa. La procura presso il tribunale per i minorenni di Lecce ha aperto un fascicolo di inchiesta.

All'attenzione del procuratore Maria Cristina Rizzo ci sono quattro ragazzini, anche loro di Galatone, studenti di età compresa tra i 13 e i 16 anni. Non sono compagni classe della vittima ma amici. A mettere in allarme i carabinieri è stata la segnalazione fatta dai sanitari del pronto soccorso dell'ospedale 'Santa Caterina Novella' di Galatina dove l'altra settimana il 12enne è stato accompagnato dai genitori, preoccupati per la presenza sulle mani e sulle gambe del figlio di strani segni, simili a vesciche.

I sanitari hanno approfondito l'origine delle ferite ed hanno fatto una segnalazione ai carabinieri che hanno cominciato a raccogliere elementi e a ricostruire quanto avvenuto.

Il 12enne, con la forza e con l'inganno, - questo è quanto è stato accertato - è stato portato dai suoi amici lungo i binari che attraversano il paese e i bulli lo hanno costretto a stendersi sulle rotaie e in tre lo hanno bloccato con la forza mentre il quarto, imbracciato il fucile ad aria compressa, ha cominciato a sparare. Il tiro è andato avanti sino all'arrivo di un treno.

Al sopraggiungere del convoglio il 12enne è stato liberato e ha fatto ritorno a casa dove però non ha detto nulla ai genitori: di carattere piuttosto timido e silenzioso, il ragazzino ha tenuto dentro il dramma della violenza subita. Forse l'ennesima di una lunga serie. 

NUORO Le stesse sensazioni di impotenza che avrà vissuto la 12enne che frequenta una scuola media di Nuoro, perseguitata per nove mesi da centinaia di studenti dai 12 ai 15 anni, provenienti dalle quattro scuole medie della città, con insulti e maldicenze di ogni genere: "porti jella", le dicevano.

Dopo mesi di silenzi e lacrime, la dodicenne finalmente ne ha parlato con i genitori, che hanno reagito consegnando la lista dei bulli con nomi e cognomi sia alla Questura di Nuoro che ai dirigenti degli istituti cittadini frequentati dai ragazzi.

"Fatti come questo - ha detto il questore aggiunto del capoluogo barbaricino, Fabrizio Mustaro - dimostrano come sia necessaria una concreta attività di prevenzione e come siano indispensabili progetti anti-bullismo nelle scuole. L'attività di prevenzione passa anche attraverso un maggiore impegno degli adulti e dei genitori in particolare, che hanno il dovere di controllare i propri figli e non di difenderli a ogni costo".

Il caso della 12enne è iniziato a metà dello scorso anno scolastico, innescato da alcune compagne di scuola della prima media - forse ingelosite per la bellezza della ragazza che ha un fisico da modella - che la definivano "una poco di buono".

Nei mesi successivi si è scatenato il tam-tam impietoso contro la ragazzina, indicata come una persona che "porta jella". Lei incassava ogni giorno ingiurie e gesti scaramantici soffrendo in silenzio, fino a quando ha deciso di parlare e di raccontare tutto ai genitori.

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