La città di Cagliari si spopola. Gli abitanti preferiscono la periferia e i piccoli paesi

Dal 2000 al 2014, la città di Cagliari ha perso ben 16.222 abitanti, continuando a registrare un saldo negativo tra nati e morti (842 contro 1733) a cui si aggiungono le alte percentuali di emigrati che ogni anno lasciano l'Isola.

Di: Redazione Sardegna Live

Solo dal 2014 al 2015 si è registrato un aumento di 101 residenti che comprendono soprattutto immigrati.
«Le popolazioni, questo succede ovunque, si stanno distribuendo in maniera diversa sul territorio. - spiega Ester Cois, sociologa e ricercatrice dell'Università - Potrei fare l'esempio di San Sperate, dove le amministrazioni comunali, attraverso politiche mirate, sono riuscite non solo a evitare lo spopolamento ma addirittura a far crescere il paese sotto il profilo demografico. Il fatto di avere una casa più grande, sicuramente con costi inferiori rispetto a Cagliari e una qualità della vita comunque apprezzabile, giocano un ruolo importante nella scelta di una giovane coppia».

Inoltre, Cagliari è anche molto invecchiata: oltre il 26% dei residenti ha superato i 65 anni di età. «Neanche questa è una novità - commenta Ester Cois - l'Italia è il Paese più vecchio d'Europa, la Sardegna è la regione più vecchia d'Italia e i conti sono presto fatti. Non a caso il numero delle cosiddette badanti, destinato ad aumentare nel corso degli anni, è elevatissimo».
E a proposito di badanti, colpisce il numero di ucraine e rumene, rispettivamente 788 e 598.

Ciononostante sembra emergere anche qualche dato positivo: «I cagliaritani stanno tornando - dice Anna Paola Loi, assessore ai Servizi demografici e informatici - non in massa certo, però abbiamo riscontrato un certo interesse da parte di giovani ad acquistare un appartamento in città. È più facile accedere ai mutui e i prezzi sono calati, non sono più quelli degli anni Ottanta».