Orune

Un anno e 18 giorni per arrestare i presunti autori degli omicidi di Gian Luca Monni e Stefano Masala

Indagini difficili quelle che hanno portato all'arresto dei due giovani di Nule e Ozieri accusati degli omicidi di Ginaluca Monni e di Stefano Masala. Gli inquirenti, ieri mattina, in conferenza stampa hanno sottolineato più volte i silenzi con cui si sono dovuti scontrare.

Un anno e 18 giorni per arrestare i presunti autori degli omicidi di Gian Luca Monni e Stefano Masala

Di: Redazione Sardegna Live


Indagini difficili quelle che hanno portato all'arresto dei due giovani di Nule e Ozieri accusati degli omicidi di Ginaluca Monni e di Stefano Masala. Gli inquirenti, ieri mattina, in conferenza stampa hanno sottolineato più volte i silenzi con cui si sono dovuti scontrare.

"Devo dire che gli orunesi non hanno avuto amor proprio e nemmeno per il proprio paese - ha spiegato il capo della procura di Nuoro Andrea Garau - sin dai momenti successivi al primo omicidio e in tutti questi mesi ci siamo scontrati con l'omertà. Persino i ragazzi presenti sulla scena del delitto, che con Gian Luca aspettavano il pullman, hanno negato di essere stati lì. Così come hanno negato di essere presenti alla rissa del dicembre 2014 tante altre persone".

"In assenza di testimoni reali - ha ribadito il capo della Procura dei minori di Sassari Elena Pitzorno - è stato difficilissimo indagare. L'omertà è stata paurosa, nessuno ha voluto dire niente. Per questo motivo le indagini si sono protratte più a lungo del previsto".

Un anno e 18 giorni, tanto ci è voluto per arrestare gli autori degli omicidi di Gian Luca Monni e Stefano Masala. Il 18enne Paolo Enrico Pinna di Nule e il cugino Alberto Cubeddu, 21 anni di Ozieri, sarebbero stati incastrati dai dati incrociati tra tabulati e celle telefoniche.

"Sembrava un omicidio risolto da subito, ma le chiacchiere sono altra cosa rispetto alle prove - ha spiegato Procuratore di Nuoro Andrea Garau -. E' stato un lavoro di indagini senza precedenti in cui, in sinergia con la Procura dei minori di Sassari, con i Carabinieri di Nuoro e Sassari e con i Ros di Cagliari, abbiamo lavorato giorno e notte. Grazie ai Ros sono stati raccolti milioni di dati sul traffico telefonico, una ricerca fatta incrociando tabulati e celle telefoniche. Dati che ci hanno permesso di smontare gli alibi forniti dal minorenne e da suo cugino e di ricostruire la vicenda sull'incendio della Opel Corsa di Stefano Masala".

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