Arzachena

Baia Sardinia. I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari sequestrano parte delle strutture esterne pertinenti al “Phi Beach”

Dopo i controlli e le verifiche del caso sono state sequestrate diverse strutture, tra cui il club-privè con terrazza fronte mare denominato “the Rock”, poiché realizzate in totale assenza delle previste autorizzazioni sia edilizio-paesaggistiche che monumentali.

Baia Sardinia. I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari sequestrano parte delle strutture esterne pertinenti al “Phi Beach”

Di: Redazione Sardegna Live


Il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari, unitamente a alla Sezione di Polizia Giudiziaria, alla Capitaneria di Porto della Procura di Tempio, alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Sassari ed ai Carabinieri di Olbia, su delega del Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Dott. Domenico Fiordalisi, hanno eseguito un decreto di ispezione del complesso turistico denominato “Phi Beach” di Baia Sardinia.  

Dopo i controlli e le verifiche del caso sono state sequestrate diverse strutture, tra cui il club-privè con terrazza fronte mare denominato “the Rock”, poiché realizzate in totale assenza delle previste autorizzazioni sia edilizio-paesaggistiche che monumentali.

I lavori illeciti accertati, anche in corso d’opera, hanno interessato in particolar modo le strutture addossate al famoso complesso militare risalente alla Prima Guerra Mondiale denominato “Forte Cappellini”. Il forte, di proprietà demaniale, fu parte del complesso difensivo del nord Sardegna (da Palau a Caprera) e costituì stazione di allertamento della Grande Guerra. 

Il provvedimento cautelare si inquadra nell’ambito delle attività di tutela condotte dai Carabinieri del TPC anche mediante monitoraggi aerei con l’ausilio del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Olbia, dei siti paesaggistici presenti nel territorio regionale.

Il legale rappresentante della società che gestisce il “Phi Beach” è stato iscritto nel registro degli indagati per opere illecite, uso illecito di beni culturali ed opere edili commesse in assenza di autorizzazioni edilizie e paesaggistiche.

Le indagini sono ancora in corso e finalizzate all’esame della copiosa documentazione acquisita presso i competenti uffici di tutela. 

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