Sassari

Picchiato e derubato di 80 euro: il giudice conferma l'arresto di tre sassaresi

Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Sassari, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza a loro carico, ha stabilito che tre rapinatori arrestati dai Carabinieri nei giorni scorsi dovranno restare in carcere a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Picchiato e derubato di 80 euro: il giudice conferma l'arresto di tre sassaresi

Di: Redazione Sardegna Live


Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Sassari, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza a loro carico, ha stabilito che tre rapinatori arrestati dai Carabinieri nei giorni scorsi dovranno restare in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Si tratta di Sebastiano Mura, 42 anni, Graziano Piana, di 48, e Pilo Gianfranco Pilo, di 45, tutti sassaresi e con precedenti di polizia.

Il 28 maggio scorso, alle ore 17:30, una richiesta d’intervento al 112 aveva fatto scattare l’allarme: un giovane 25enne residente a Usini si era infatti presentato sanguinante e malconcio presso un esercizio commerciale in viale Italia in cerca d’aiuto, riferendo di essere stato poco prima malmenato in corso Margherita di Savoia da 3 persone che gli avevano anche sottratto 80 euro.

Una gazzella dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sassari, inviata prontamente sul posto, era riuscita a raccogliere dal malcapitato un’accurata descrizione dei responsabili dell’aggressione, prima che questi fosse sottoposto alle cure del caso. Le successive ricerche avevano consentivano di individuare i tre interessati vagabondare nelle vie del centro della città, a poca distanza dal luogo dell’aggressione.

Giunti in caserma, le tre persone, che combaciavano perfettamente con la descrizione fornita, erano stati anche riconosciuti dalla vittima che, dopo essere ricorsa alle cure dei sanitari, ha riportato 30 giorni di prognosi, conseguenti alla frattura di una mano, contusioni al torace ed escoriazioni al volto.

Per i tre sono quindi scattate le manette per rapina aggravata in concorso e, una volta ultimate le formalità di rito, sono stati successivamente tradotti al carcere di Bancali, dove tuttora si trovano in regime di custodia cautelare a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo.   

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