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La Barracciu e i compagni “Pigliaru-tutto”

Francesca Barracciu è nata e cresciuta in quel di Sorgono, in Mandrolisai. Conosce bene i vitigni della zona, i suoi stessi familiari sono esperti produttori di ottimo canonau.

La Barracciu e i compagni “Pigliaru-tutto”

Di: Redazione Sardegna Live


Francesca Barracciu è nata e cresciuta in quel di Sorgono, in Mandrolisai. Conosce bene i vitigni della zona, i suoi stessi familiari sono esperti produttori di ottimo canonau.

Negli ultimi giorni però, per l'eurodeputata anche questo rinomato nettare del Dio Bacco ha assunto un sapore decisamente amaro. La notizia del suo forzato dietro-front per la candidatura a governatore della Sardegna, ha creato un vero “sconPigliaru”.

C'era chi protestava perché convinto che un semplice laureato vincitore di concorso, non possa arrogarsi il potere di sovvertire una decisione popolare, se pur limitata al popolo del PD.  Chi invece festeggiava, perché convinto che un tale soggetto abbia un ruolo istituzionale che va rispettato. C'è anche chi tira un respiro di sollievo: “meno male, non capita solo a Berlusconi”.

Cosa ne penserà Francesca? Darà forse, per una volta nella vita, ragione al cavaliere? Penserà a dei giudici troppo impiccioni? Oppure sarà convinta che prima o poi la storia le darà ragione? Cosi che rifacendo i calcoli sui chilometri percorsi si scoprirà che ci ha pure rimesso.

Del resto la sua Peugeot 407 si è fusa andando di qua e di là, anche se qualche maligno maschilista sostiene che è successo perché non controllava l'olio al motore. Mah!! Il suo pensiero comunque vada resterà un mistero. Nel frattempo questa amara esperienza gli sarà servita a sparare meno contro l'avversario e coprirsi di più le spalle. Una tattica di guerriglia, quella del spara e scappa, che i suoi compagni partigiani conoscevano bene.

A proposito di tattiche e di metodi: la bella filosofa avrà pur letto, nelle sue lauree, dei metodi di Stalin, che con i suoi tribunali e relativa polizia politica, eliminava avversari e compagni a lui scomodi. Possibile che quelle altrui esperienze non le siano servite per evitare la sonora “trombata”? Che non vuol richiamare appetiti sessuali dei suoi compagni di merende,  ma sostanziare una più triste realtà fatta di vecchi marpioni “pigliaru-tutto”.

I quali proprio non ne vogliono sentire di far decidere al popolo, in barba alle regole democratiche e di tutto il resto del breviario comunista: potere al popolo, uguaglianza sociale, fraternità ecc ecc. Pascale Boddanu, un tranquillo signore di Onanì, avrebbe esclamato: “Seehh!!”

Un detto popolare della Barbagia, usato come malaugurio dice: “Ancu di chi issuriede in Sorgono”. Tradotto: “speriamo che faccia buio quando sei ancora a Sorgono”. Volendo in tal modo augurare al malcapitato viandante di dormire all'addiaccio, in virtù della nota fama di magra ospitalità offerta dai sorgonesi. Beh, non rimane che da augurarsi che qualche compagno di partito perda l'ultimo aereo in partenza da Bruxelles...   

 

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