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Inzaina: chi era costui?

Il curato dei Promessi sposi direbbe: «Chi era costui?». Glielo spieghiamo noi, caro Abbondio, chi era Vittorio Inzaina. Fu uno dei primi sardi a spopolare con la sua musica oltre il Tirreno. A quei tempi, era un'autentica rarità: difatti, nell'isola veniva considerato un mito. Capitò ad esempio che a Quartu Sant'Elena, alla festa dedicata alla patrona, ci fosse una tale folla ad accoglierlo e ad idolatrarlo che la nonna del sottoscritto, piccola di statura, si sentì mancare l'aria. Al ritorno a casa, finalmente salva, confidò alle figlie: «Mai prusu».

Inzaina: chi era costui?

Di: Redazione Sardegna Live


 

 

Il curato dei Promessi sposi direbbe: «Chi era costui?».

Glielo spieghiamo noi, caro Abbondio, chi era Vittorio Inzaina.

Fu uno dei primi sardi a spopolare con la sua musica oltre il Tirreno.

A quei tempi, era un’autentica rarità: difatti, nell’isola veniva considerato un mito.

Capitò ad esempio che a Quartu Sant’Elena, alla festa dedicata alla patrona,  ci fosse una tale folla ad accoglierlo e ad idolatrarlo che la nonna del sottoscritto, piccola di statura, si sentì mancare l’aria. Al ritorno a casa, finalmente salva, confidò alle figlie: «Mai prusu».

E questo, ovviamente, non accadeva solo a Quartu: tutta la Sardegna andava orgogliosa del vincitore di Castrocaro, approdato poi alla finale di Sanremo col brano Si vedrà e successivamente al Cantagiro con Ti vedo dopo messa.

Poi, l’oblio.

Pippo Baudo, stigmatizzando i talent-show come luoghi forieri di false illusioni, ha citato il Nostro in un’intervista: «Provo molta pena pensando al destino di Inzaina, che ha avuto un momento di grande notorietà per poi tornare a fare il muratore».

A parte il fatto, caro Super Pippo, che non c’è niente di male ad essere muratori (e come vedremo nelle righe successive, anche i grandissimi musicisti non disdegnarono questo mestiere). Ma soprattutto, caro Baudo, lei non sa che il cantante di Telti ha continuato a esibirsi per tanti anni nei locali notturni di Milano: con umiltà, senza mai lamentarsi, portava avanti un’onesta attività insieme alla sua orchestra (lo raccontò lui stesso all’Unità nel 1995, vedere il link alla fine del pezzo).

 

A questo punto, signor Inzaina, ci permetta di farle un’amichevole proposta: perché non fare un salto a Sardegna Uno per raccontare un po’ di sé? Qui si parla di oblio, ma la verità è che tantissime persone non l’hanno affatto dimenticata.

Sarebbe un’ottima occasione per svelare alcuni retroscena dell’ambiente musicale di quel periodo. Inoltre, condividere insieme al pubblico aneddoti inerenti la stagione successiva nei night. Periodo in cui, come lei stesso dice, «ho dato il meglio di me come cantante e come professionista».

La aspettiamo a braccia aperte, siamo sicuri che i suoi racconti terranno incollati allo schermo migliaia di spettatori.

Per quanto riguarda, infine, la sprezzanteria con cui qualcuno parla del mestiere di muratore, basti questa frase di Giuseppe Verdi, proferita mentre si occupava personalmente dei lavori di restauro nella sua villa del piacentino: «Ditemi pure che Don Carlos vale poco, ma nessuno dica che non so fare il muratore».

Il “Cigno di Busseto” aveva intuito una grande verità: che il senso della vita, probabilmente, risiede nelle attività più umili.

 

http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/ar

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